Warning: getimagesize(images/stories/comunita/notizie/dalle chiese/JohnYazigi_600.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/stories/comunita/notizie/dalle chiese/JohnYazigi_600.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Intronizzazione di Giovanni X, patriarca di Antiochia

JohnYazigi_600.jpg
Il patriarca Giovanni X
 

Il Signore non sarà contento di vedere la sua chiesa, chiamata a prendersi cura di tutti, non interessarsi sufficientemente dei poveri, suoi piccoli amatissimi, e non considerarli oggetto primario delle sue attenzioni e delle sue attività. Gesù vuole che nessuno subisca la povertà, specialmente quando vede che non ci mancano né il denaro né le possibilità. Perché non teniamo presente ciò che Giovanni Crisostomo, il grande pastore proveniente da Antiochia, ha ricordato ad ognuno di noi: “Tu non possiedi nulla di ciò che è tuo, esso è proprietà degli altri… esso appartiene a te e al prossimo, come il sole, l’aria e la terra” (Omelie sulla Lettera ai Corinti 20)?
Gesù patisce vedendo un gran numero dei nostri figli, specialmente i giovani, nella confusione. Patisce quando li vede allontanarsi dalla chiesa affondati in un’indifferenza soffocante. Riguadagnare i giovani a Cristo e alla sua chiesa deve essere una delle prime nostre priorità, così come ci rallegriamo per il ritorno del figlio prodigo e lo invitiamo a prendere il suo posto nella chiesa. Perché non cerchiamo i motivi reali dell’allontanamento dei nostri giovani? Perché non impegniamo la nostra cura pastorale al fine di raggiungerli e convincerli, non solo con la parola, ma tramite una liturgia viva e un insegnamento che ritorni alla radice della nostra tradizione e rimuova la burocrazia da alcune nostre pratiche?

Dobbiamo inventare ciò che li fa immergere in una liturgia ispirata da Dio, dobbiamo inventare ciò che li fa conquistare da essa, e fa vedere loro che essa apre loro le porte per arrivare al cuore di Dio e dei fratelli … I giovani sono la ricchezza della chiesa. Sono loro i suoi ambasciatori in questo mondo in velocissimo cambiamento. Vogliamo che prendano sul serio il loro ruolo di ambasciatori, e che sappiano che tutta la chiesa ha bisogno del loro entusiasmo e della dedizione di tutta la loro vita per raggiungere il loro fine. Dobbiamo far loro comprendere il loro posto speciale nella chiesa di Cristo “che ha amato il giovane ricco” e si è addolorato per la sua partenza. I giovani sono sempre ricchi per la loro modernità, per l’entusiasmo e i grandi doni ricevuti da Dio. Noi abbiamo bisogno di loro, e con il nostro amore li incoraggiamo a lavorare nella vigna della chiesa e a considerare se stessi responsabili in essa e per essa; responsabili insieme con tutti i fratelli, specialmente quelli che vegliano sulla cura del gregge. Se li amiamo, come ama Cristo, la relazione con loro diventa una relazione di fratellanza, amore a rispetto reciproco …