“Internoviciat” dei monasteri francesi a Bose

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Per tutta la settimana, da lunedì 11 a lunedì 18 aprile, la nostra comunità accoglie a Bose la sessione dell’“internoviciat” dei monasteri benedettini e trappisti francesi, ai quali sono state aggregate alcune altre realtà, fra cui la nostra.

Ogni due anni, i monaci e le monache francesi in formazione, con i loro maestri dei novizi, si ritrovano in uno dei monasteri benedettini o cisterciensi per una settimana di studio e di condivisione fraterna. Quest’anno i formatori e i novizi di quattordici monasteri hanno attraversato le Alpi e si ritrovano a Bose. Sono in tutto una trentina tra monaci e monache, provenienti dalle comunità di Cabanoule, Chambarand, Val d'Igny, Venière, Lérins, Pierre-qui-Vire, Tamié, Echourgnac, Acey, Chantelle, Jouarre, Hurtebise (Belgio), Orval (Belgio) e Liegi (Belgio). Anche i novizi e le novizie di Bose partecipano ai lavori della sessione.

La riflessione della settimana, dopo una giornata di formazione sul monachesimo antico (Antonio e i padri del deserto), è dedicata al libro dei Salmi, che costituisce il cuore della preghiera monastica, e alle sue interpretazioni all’epoca patristica. Anche il priore di Bose, fr. Enzo, tiene gli insegnamenti di due giornate di studio.

Ma oltre ai corsi, e alla condivisione della liturgia con i fratelli e le sorelle di Bose, la settimana costituisce un momento importante di scambio e di incontro tra monaci e monache di realtà diverse. L’“internoviciat” desidera creare, al di là delle specificità delle singole comunità, un senso comune di appartenenza monastica e una condivisione nello sforzo di formazione dei fratelli e delle sorelle più giovani.

Questi incontri permettono anche alla nostra comunità di rinsaldare legami ormai antichi con tanti monasteri amici in Francia, nei quali vari dei nostri fratelli e sorelle hanno potuto trascorrere alcuni periodi nel corso degli anni passati. L’accoglienza di questi giorni rappresenta così una bella occasione di condivisione nell’essenziale di quello che fonda la nostra comune chiamata alla sequela nella vita monastica.