Concerto vesperale di Giovanni Sollima

25 aprile 2017

Nel pomeriggio di martedì 25 aprile abbiamo avuto la gioia di ospitare nella chiesa della comunità, per il primo concerto della XVIII stagione 2017 dei Vesperali, il violoncellista e compositore Giovanni Sollima, che avevamo già accolto a Bose nel 2014, in duo con Monika Leskovar.

Giovanni Sollima è un autentico “spirituale”, un vero virtuoso del violoncello. Suonare per lui non è un fine, ma un mezzo per comunicare con il mondo. È un compositore che grazie all'empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozioni, comunica attraverso una musica unica nel suo genere, dai ritmi mediterranei, con una vena melodica tipicamente italiana, ma che nel contempo riesce a raccogliere tutte le epoche, dal barocco al "metal". Legato a Bose da amicizia, ha voluto trovare uno spazio nella sua fittissima agenda e offrire questo concerto in dono alla comunità e ai suoi ospiti, “proponendo appositamente un programma per  violoncello solo, una sorta di viaggio intorno alle sei sarabande dalle Suites per violoncello di Bach, quindi un po’ di barocco italiano, tra cui un brano di Giovanni Battista Costanzi detto ‘Giovannino del violoncello’ eseguibile da solo, qualcosa di mio padre Eliodoro e qualcosa di mio, ecc. Ho provato a disporre tutto come una sorta di drammaturgia, anche con qualche contrasto, il tutto dura circa 70 minuti” come lui stesso ci ha detto.

Il concerto, seguito con un ascolto attento da un folto pubblico, ha lasciato nei presenti una profonda traccia spirituale.

Alla fine il Maestro ha voluto fare una sorpresa dedicando alla comunità un brano da lui appositamente composto. Ha introdotto la prima esecuzione con queste parole: “È la seconda volta che vengo in questo luogo, ricco di una energia e una dolcezza incredibili. Stamani mi sono svegliato tra le  5 e le  6, pensavo a questo luogo, forse l’avevo sognato, e ho scritto un pezzo, una traccia. Non c’è nemmeno il titolo, ci sono solo delle lettere che mi servono per la struttura: A come Amore, B come Bose…”.

Siamo molto grati a Giovanni Sollima per la sua amicizia, che è per noi un tesoro prezioso, e gli assicuriamo il nostro ricordo fedele.