Convegni ecumenici internazionali

Convegno liturgico iternazionale 2013
Convegno liturgico iternazionale 2013

Dal 30 maggio al 1° giugno si è volta a Bose l’XI edizione del Convegno liturgico internazionale, organizzato in collaborazione con l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Cei. Il tema, Il concilio Vaticano II. Liturgia, architettura, arte, è stato scelto per la ricorrenza quest’anno del cinquantesimo anniversario di promulgazione della costituzione conciliare sulla liturgia Sacrosanctum concilium, e ha commemorato anche il centenario di fondazione della Rivista liturgica.

Il convegno ha raccolto esperienze di teologi, architetti e artisti, che hanno riletto il documento conciliare esaminandone le origini, la recezione, l’attualità di alcuni suoi nodi fondamentali e i problemi aperti per una sapiente articolazione futura tra liturgia architettura e arte.

Aperto dalla prolusione del priore fr. Enzo Bianchi che ha offerto una riflessione sull’urgenza di articolare in modo fecondo e sapiente i rapporti tra la liturgia e, rispettivamente, la Parola, la spiritualità, l’evangelizzazione il convegno si è chiuso con un intervento del card. ? Godfried Danneels, arcivescovo emerito di Malines-Bruxelles, che ha riletto l’oggi del concilio a partire dalla bellezza della liturgia.

Hanno preso parte al convegno delegati ufficiali di diverse chiese cristiane, monaci e monache provenienti dall’Italia e dall’estero, architetti e liturgisti provenienti da diversi paesi del mondo.

Convegno internazionale di spiritualità ortodossa 2013
Convegno internazionale di spiritualità ortodossa 2013
Convegno internazionale di spiritualità ortodossa 2013
 Dal 4 al 7 settembre si è poi tenuta la XXI edizione del nostro Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, organizzato in collaborazione con le chiese ortodosse.

Quest’anno la riflessione si è concentrata sul tema de Le età della vita spirituale: la riflessione ha innanzitutto interrogato la Scrittura e la tradizione dei padri della chiesa d’oriente e d’occidente circa il tema dell’itinerario della vita spirituale; ha poi cercato di mettere in relazione la sapienza dei padri con gli interrogativi antropologici del tempo presente circa le crisi nella vita spirituale, l’arte di invecchiare e il modo cristiano di vivere la morte; ha infine preso in esame le indicazioni che la tradizione monastica ortodossa offre riguardo all’articolazione fra le tappe della vita umana e le età della vita spirituale.

I lavori sono stati aperti  dalla relazione del vescovo ? Iosif di Patara (patriarcato ecumenico) su “Vita spirituale e unità dei cristiani” e sono stati conclusi dalla relazione del vescovo ? Maxim of Western America (patriarcato di Serbia) su “Il tempo nella vita della chiesa”.

Convegno internazionale di spiritualità ortodossa 2013
Convegno internazionale di spiritualità ortodossa 2013
Convegno internazionale di spiritualità ortodossa 2013
Ai lavori del convegno hanno preso parte teologi, storici, filosofi, studiosi, semplici cristiani e rappresentanti ufficiali della chiesa cattolica, dei patriarcati di Costantinopoli, Mosca, Serbia, Romania e Bulgaria, e delle chiese ortodosse di Grecia, Cipro, Ucraina (patriarcato di Mosca), Bielorussia (patriarcato di Mosca) e d’America (OCA), della chiesa apostolica armena, della chiesa d’Inghilterra e del Consiglio ecumenico delle chiese, nonché del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. L’elenco completo dei partecipanti nella varietà delle loro provenienze, insieme a un’abbondante documentazione sul convegno, si può trovare sul nostro sito internet.

Ci ha particolarmente rallegrato la presenza di monaci e monache, provenienti da numerosi monasteri ortodossi (Bulgaria, Germania, Grecia, Russia, Romania, Monte Sinai, Francia, Inghilterra, Italia, Serbia, Svizzera, Turchia, Ucraina), cattolici e riformati (Belgio, Francia, Italia, Romania), e la presenza di quattro vescovi cattolici e dieci ortodossi, tra i quali vogliamo ricordare con particolare affetto il metropolita della chiesa ortodossa bulgara ? Dometian di Vidin, che abbiamo potuto riabbracciare dopo più di trent’anni dalla sua prima visita a Bose nel 1971: come ha ricordato fr. Enzo, “in quel momento, quando la nostra comunità era ancora molto piccola, la sua visita fu una grande grazia, ci diede grande speranza e fece nascere in noi l’amore per le chiese ortodosse; in questi anni non lo abbiamo mai dimenticato”.