Nella sua Lettera d’oro, scritta molto probabilmente nel 1144, Guglielmo di Saint-Thierry offre, quasi al termine della sua vita, la sintesi del suo lungo cammino di uomo, di credente e di monaco.
In maniera sintetica e pedagogica egli rivela una capacità di introspezione, una finezza di analisi interiore e una profondità teologica che ne fanno uno dei maggiori esponenti della spiritualità cristiana e monastica del medioevo.
All’interno dei vari temi che in quest’opera si intrecciano, centrale appare l’idea che la vita cristiana e monastica è una chiamata a vivere pienamente la propria dimensione umana, è un cammino dalla dissomiglianza alla somiglianza con Dio.