Ceramiche in gres e raku

17 03 22 banner mostra gres

tornioFin dai tempi più antichi gli uomini hanno plasmato attraverso il tornio terra malleabile con acqua passandola poi nel fuoco: ecco la ceramica di “terracotta” che ittiti, semiti, greci, etruschi e romani hanno prodotto per la cucina e l’ornamento delle loro case.

Questa è la ceramica che tutti noi conosciamo...
In Cina però già nel terzo secolo avanti Cristo argille ricche di allumina ma sempre con forti qualità plastiche venivano sapientemente portate a temperature altissime fino a fondersi vetrificandosi.
Veniva così creato un prodotto molto resistente, non poroso, duro e pesante, chiamato gres, adatto per uso alimentare e per foggiare forme artistiche.

le ceramiche in gres di Bose
le ceramiche in gres di Bose
la lavorazione delle ikebana

Noi ci procuriamo questa argilla in Francia ma l’abbiamo trovata anche qui vicino, nel vercellese, e attraverso prove e ricerche siamo in grado ora di produrre anche gres proveniente da queste terre moreniche della Serra...
Ecco dunque nascere da terra, acqua, aria, fuoco e dalle mani dell’uomo le nostre ceramiche, con i colori naturali e semplici della Serra.
I nostri fratelli si sono formati alla scuola di Gérard Pott, allievo di Daniel de Montmollin, e di Gianni Beccafichi, uno degli artisti italiani più noti a livello internazionale.
Le nostre ceramiche sono lavorate solo a mano al tornio, decorate con smalti derivati da materie prime naturali e ceneri, cotte a 1300° C in riduzione, secondo antichi procedimenti.

...tutti i nostri colori sono naturali...
...tutti i nostri colori sono naturali...
 Tutti i nostri colori sono naturali , adatti all’uso alimentare e provengono da ceneri di fieno, tralci di vite, lavanda, felce rosa e alberi vari.
Il processo di lavorazione dura circa tre settimane. Ogni vaso è foggiato a mano al tornio, lasciato asciugare e poi biscottato a 950° C , quindi smaltato e, dopo un periodo di riposo, passato nel fuoco a 1300° C . Segue un lento raffreddamento, ed ecco queste creature delle mani dell’uomo dai colori silenziosi, tenui: vogliono essere anch’esse una lode a Dio....

Il termine “raku” significa “gioia profonda”. Apparso nel XVI sec. in Giappone, il raku è il prodotto dell’incontro tra i vasai coreani, il rituale giapponese della Cerimonia del tè e la filosofia Zen. Questo tipo di tecnica necessita di un impasto molto refrattario che resista a forti shock termici. Ogni oggetto è realizzato a mano, dipinto con ossidi e smalti, cotto a 1000° C in speciali forni; viene poi estratto incandescente con lunghe pinze metalliche. L’estrazione dal forno è un momento molto emozionante: l’oggetto viene adagiato su un letto di paglia o segatura e s’infiamma. 

 Viene poi chiuso ermeticamente con una campana. In questa fase della riduzione gli ossidi metallici presenti nello smalto reagiscono con il carbonio del fumo. Il forte sbalzo termico e il fumo di riduzione fanno emergere il “craquelé”: le piccole crepe nello smalto e nella terra che danno il tipico “effetto antico”. Il risultato del gioco tra aria, acqua, terra, fuoco e le mani dell’uomo, è sempre una gioiosa sorpresa che avvicina questa lavorazione a un rituale. Grazie alla ricchezza delle sfumature e dei riflessi degli smalti, l’oggetto raku rimane sempre irripetibile.

Guarda le nostre ceramiche

CONTATTI
Gres di Bose
Monastero di Bose
I – 13887 Magnano BI
Tel (+39) 015.679.115 (8.00-12.00;14.00-17.00 lun.-ven.)
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