Dorothy Day

Dorothy Day (1897-1980)
Dorothy Day (1897-1980)

Dorothy Day è stata una giornalista e attivista sociale anarchica, membro dell’ Industrial Workers of the World statunitense, famosa per le sue campagne di giustizia sociale in difesa dei poveri e dei senza casa.

Nella vita di Dorothy Day, il punto di svolta è la sua conversione al cattolicesimo; la fede si fonde con la sua esperienza di vita politica e sociale, iniziando una singolare presenza, non solo sindacale, con i lavoratori statunitensi.
Insieme a Peter Maurin ha fondato il Catholic Worker Movement nel 1933; il movimento iniziato con la pubblicazione del giornale Catholic Worker, fu avviato per delineare una nuova collocazione neutrale e pacifista (negli anni trenta sempre più lacerati dalle guerre), che sposava la nonviolenza e l’ospitalità degli impoveriti e dei diseredati.
Dorothy Day aprì in seguito “una casa dell’ospitalità” nei quartieri poveri di New York. Il movimento si diffuse rapidamente in altre città degli USA, in Canada, in Gran Bretagna: dal 1941 sono state fondate più di trenta comunità, ognuna indipendente, ma tutte affiliate ai Catholic Workers. Oggi esistono ben più di cento comunità, incluse alcune in Germania, Olanda, Irlanda, Svezia, Messico, Australia e Nuova Zelanda.


 Tra i suoi scritti l’opera più importante è la sua autobiografia The Long Loneliness pubblicata nel 1952. Un resoconto di Dorothy Day sul movimento Catholic Workers, Loaves and Fishes, fu pubblicato nl 1963.
Le è stato dedicato un film, Entertainig Angels: The Dorothy Day Story, sulla sua vita e le lotte da lei intraprese (1996), nonché un lungometraggio documentario, Dorothy Day: Don’t Call me a Saint (2006), premiato alla Marquette University, dove è stato aperto un archivio dei suoi documenti il 29 novembre 2005.

Dorothy Day, Una lunga solitudine. Autobiografia, Jacka Book, Milano, 1984