Un luogo per la lectio divina

DUCCIO DI BONINSEGNA, Tentazioni di Gesù - XIV sec. - tempera su tavola
...il deserto dove anche Gesù pregava ed era tentato...

Quando dunque tu vuoi immergerti in questa lettura orante cerca anzitutto un luogo di solitudine e di silenzio, dove tu possa nel segreto pregare il Padre fino a contemplarlo.

La cella, la camera è un luogo per assaporare la presenza di Dio, non dimenticarlo mai (cf. Matteo 6.5-6). Qui infatti è il luogo della lotta del tuo cuore, è il deserto dove anche Gesù pregava ed era tentato (cf. Marco 1,12 e 35; Matteo 4,1-11; ecc.), il luogo dove Dio ti attira a sé per parlare al tuo cuore e farti doni in abbondanza, trasformando gli abissi angosciati del tuo cuore in valli e porte di speranza (cf. Osea 2,16-17). Così, nel luogo solitario, la tua giovinezza spirituale sarà rinnovata, tu potrai cantare al tuo Signore, al tuo sposo, sentirti appartenente soltanto a lui e in pace con tutti gli uomini e tutte le creature animate e inanimate (cf. Osea 2,18-25).
La camera dunque, il luogo deserto siano per te un santuario dove Dio ti umilia e ti prova con la sua Parola ma così facendo ti educa, ti consola, ti nutre.

Sentirai certamente la presenza dell'Avversario che ti tenta alla fuga, che ti rende pesante la solitudine, che ti distrae con le tue abitudini e le tue preoccupazioni, che cerca di sedurti con miriadi di pensieri mondani: non abbatterti, non disperare e resisti in questa lotta corpo a corpo col demonio, perché il Signore non è lontano da te, anzi non solo sta a vedere come combatti ma combatte in te la tua lotta. Aiutati, se vuoi, con un icona, un cero acceso, una croce, una stuoia su cui inginocchiarti e pregare: non temere di usare questi strumenti, senza tuttavia cedere alle mode e all'estetismo; essi possono ricordarti che tu non stai studiando la Bibbia o leggendo delle parole, ma che tu sei davanti a Dio, pronto ad ascoltare, in colloquio con lui.
Se ti viene la tentazione di fuggire, resisti, a costo di restare atono, in silenzio, ma resisti: devi abituarti a tempi di solitudine, di silenzio, di distacco dalle cose e dai fratelli, se vuoi incontrare Dio nella preghiera personale.