Anche l’insuccesso si fa preghiera

5 luglio 2020

Mt 11,25-30
XIV Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

Gesù integra nella preghiera l’insuccesso, mette tutto davanti al Padre e conferma il suo “sì”, la sua decisione irrevocabile di adesione a Lui: con la preghiera anche il fallimento, o ciò che noi giudichiamo tale, diviene non causa di scoraggiamento o di abbandono, ma momento di paradossale conferma della sequela del Signore.

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La dignità del discepolo

28 giugno 2020

Mt 10,37-42
XIII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

Gesù sottolinea la condizione del discepolo e le esigenze del discepolato, enuncia la “dignità” del discepolo: vive la sequela di Gesù chi antepone l’amore di Cristo ai legami famigliari e si dispone a vivere questo amore fino alla croce, alla morte infamante. Questi è degno di Gesù, cioè, suo discepolo.

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Il coraggio della parola libera

21 giugno 2020

Mt 10,26-33
XII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

I discepoli di Gesù, e con loro i seguaci di Gesù nella storia, sono invitati al coraggio e alla libertà di parola, alla franchezza che non esita a dire tutte le esigenze del vangelo costi quel che costi: anche se questo comportasse opposizioni, emarginazione, persecuzione, martirio. Con l’amore si può vincere la paura.

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Un cibo donato che si fa vita

14 giugno 2020

S.Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo
Giovanni 6,51-58
di Luciano Manicardi

La vita umana di Gesù – la sua carne e il suo sangue – come testimoniata nei vangeli, è il cibo di cui ogni credente è chiamato a nutrirsi affinché la vita di Gesù viva concretamente in lui. La chiesa è il luogo in cui la concreta umanità di ogni credente – la sua carne e il suo sangue – è chiamata a conformarsi all’umanità di Gesù, alla sua vita.

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Lo Spirito: pace e perdono

31 maggio 2020

Pentecoste
Giovanni 20,19-23
di Luciano Manicardi

Il corpo crocifisso e risorto è per i discepoli memoria dell’amore vissuto fino alla fine per loro e lo Spirito è memoria delle parole di Cristo che si sintetizzano nel dare pace e nell’ispirare perdono. Lo Spirito vivificante procede dal corpo del risorto, corpo ferito, corpo segnato dall’amore vissuto e rifiutato, corpo che porta impressi i segni delle ferite subite amando.

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