Lo Spirito: pace e perdono

31 maggio 2020

Pentecoste
Giovanni 20,19-23
di Luciano Manicardi

Il corpo crocifisso e risorto è per i discepoli memoria dell’amore vissuto fino alla fine per loro e lo Spirito è memoria delle parole di Cristo che si sintetizzano nel dare pace e nell’ispirare perdono. Lo Spirito vivificante procede dal corpo del risorto, corpo ferito, corpo segnato dall’amore vissuto e rifiutato, corpo che porta impressi i segni delle ferite subite amando.

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Amare donando

7 giugno 2020

Santa Trinità
Giovanni 3,16-18
di Luciano Manicardi

Il Dio celebrato in questa domenica della Trinità, il Dio biblico, il Dio narrato dal volto umano di Gesù di Nazaret, è il Dio che diviene, che muta. E diviene e muta perché è un Dio in relazione e che, nella relazione, ama. E l’amore fa divenire, mette in cammino.

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La carne umana in Dio

24 maggio 2020

Ascensione del Signore
Mt 28,16-20
di Luciano Manicardi

I credenti conoscono nella loro reale esperienza di fede la coabitazione del credere con il dubitare: indizio del fatto che la fede non è un atto totalitario, ma di libertà, che genera una pratica mite e dialogica. La fede non è esente dal dubbio e il dubbio di fede non è necessariamente e sempre negativo. La fede cristiana non si impone come certezza irrefutabile, ma si offre alla scelta e alla libera risposta umana.

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La promessa dell’amore

17 maggio 2020

VI Domenica di Pasqua
Gv 14,15-21
di Luciano Manicardi

Promettere è sempre promettere se stessi e, in tal senso, le parole di Gesù sono espressione di amore. La promessa è l’amore che si impegna, che diviene responsabilità, che assume l’altro e la storia. Sì, la parola della promessa esprime l’amore di chi promette. E manifesta l’amore come volontà di prossimità, di presenza, di non abbandono.

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Il volto di Dio al cuore dell’umanità

10 maggio 2020

V Domenica di Pasqua
Gv 14,1-12
di Luciano Manicardi

L’addio è l’ultimo saluto che intercorre tra chi se ne va per sempre e chi resta. Ma l’addio pronunciato da Gesù è anche una promessa: ad Deum. Con l’ad-Dio il futuro, proprio e degli altri, è posto in Dio. Gesù, che ha sempre vissuto le sue relazioni nell’ad-Dio, cioè davanti a Dio e per Dio, vi pone anche il suo futuro.

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