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Istituto per gli studi ecumenici di Strasburgo

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ABCDell'Ecumene

L’Istituto per gli studi ecumenici di Strasburgo (Francia) ha celebrato i suoi 50 anni l’anno scorso. È il centro dedicato alla ricerca ecumenica della Federazione luterana mondiale, riconosciuto per la qualità del suo lavoro nell’ecumene a livello internazionale.

Ma perché un istituto ecumenico luterano? “I vescovi e i professori che fondarono il centro non erano solo certi che le chiese luterane erano chiamate al dialogo, ma erano anche convinti che il mondo ecumenico nel suo insieme aveva bisogno della testimonianza luterana dell’Evangelo”, spiega Theodor Dieter, direttore del centro. Per assicurare la libertà della ricerca, l’Istituto è economicamente indipendente dalle chiese per le quali lavora, ma al loro servizio.

L’Istituto persegue tre obiettivi nel proprio lavoro. In primo luogo assicura la ricerca sui punti di controversia che dividono le chiese cristiane tra loro. In questo ambito collabora attivamente con altri istituti ecumenici o universitari quali il Möhler-Institut di Paderborn, gli istituti di Tübingen e di Bensheim in Germania, ma anche il Centro ecumenico di Salamanca, Pro Unione a Roma o l’Istituto San Bernardino di Venezia. In secondo luogo, l’Istituto di Strasburgo prende attivamente parte ai dialoghi teologici della Federazione luterana mondiale, nei quali i ricercatori del centro possono essere delegati dalla loro chiesa o fungere da esperti. Il terzo ambito di attività dell’Istituto riguarda la comunicazione ecumenica: conferenze, pubblicazioni o incontri permettono di trasmettere al maggior numero di credenti “il fuoco ecumenico” che anima coloro che vi prendono parte in prima persona.

Oltre a queste sue attività di ricerca, consultazione e comunicazione, gestito da un team di cinque professori, l’Istituto dispone di una ricca biblioteca, aperta ai ricercatori, e organizza appuntamenti regolari, seminari estivi, colloqui o convegni, che “sono tempi forti di lavoro, certo, ma anche di incontro”, sottolinea Michel Deneken, professore di teologia cattolica e vice-presidente dell’università di Strasburgo. E questo amico della nostra comunità prosegue: “L’Istituto di rue Klotz è un luogo di incontri, di dialogo e di scambio permanente che stimola la riflessione e fa avanzare la causa ecumenica.” Alcuni fratelli di Bose sono anche stati invitati a intervenire in diversi seminari dell’Istituto negli ultimi anni.

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