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Cinquant’anni di dialogo cattolico-luterano

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Il vescovo Eero Huovinen co-presidente luterano della commissione di dialogo Luterano-cattolica incontra papa Francesco
Il vescovo Eero Huovinen co-presidente luterano della commissione di dialogo luterano-cattolica incontra papa Francesco

Nell’anno 2017 ricorrerà non solo il quinto centenario dell’inizio della Riforma protestante: saranno anche cinquant’anni che la chiesa cattolica e la Federazione luterana mondiale hanno iniziato il loro dialogo teologico internazionale. A quest’anniversario era dedicato, dal 4 all’11 luglio scorso, il seminario estivo dell’Istituto di studi ecumenici di Strasburgo (cf. ABC Dell’Ecumenismo). Tra i relatori, numerosi attori del dialogo luterano-cattolico degli ultimi decenni, teologi e vescovi, nonché osservatori autorevoli di questo cammino di riavvicinamento; tra cui anche diversi amici della nostra comunità di Bose: André Birmelé, Eero Huovinen, Hervé Legrand, Angelo Maffeis, Friederike Nüssel,Elisabeth Parmentier, Wolfgang Thönissen, Myriam Wijlens.

Il dialogo ufficiale tra il Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani (allora ancora Segretariato) e la Federazione luterana mondiale ebbe inizio due anni dopo la fine del Concilio, nel 1967. Si trattava della prima commissione bilaterale di dialogo nella quale si implicava ufficialmente la chiesa di Roma. Dopo qualche decennio, si sarebbe anche rivelato uno dei dialoghi più intensi e fecondi. Il primo mandato dato ai rappresentanti delle due chiese era discutere “L’Evangelo e la chiesa”. Ne uscì un documento nel 1972 (Rapporto di Malta) che spazia tra molti argomenti; la commissione vi osserva “un progressivo superamento delle controversie dottrinali” nonostante la persistenza di “problemi strutturali” responsabili della divisione tra le due chiese. In particolare, il documento auspica un riconoscimento mutuo del ministero ordinato e invoca delle azioni ufficiali rendendo possibili “atti occasionali di intercomunione”.

Una seconda fase di dialogo riprende tali temi. Il documento su La Cena del Signore (1980) riconosce che nella teologia eucaristica le divergenze tra le due chiese non sono più separatrici, ma non si perviene all’accordo proposto sulla “reciproca ammissione all’eucaristia”. Affrontando il ministero (1981), gli esperti luterani e cattolici si accordano sulla funzione costitutiva per la chiesa del ministero ordinato; tuttavia divergenze sulla comprensione dell’ordinazione non permettono il riconoscimento reciproco dei ministri. Due documenti si focalizzano poi sulla possibilità di un processo nel quale le due chiese come tali si riconoscano l’una l’altra, descrivendo il traguardo ecumenico da perseguire e ipotizzando passi concreti per raggiungerlo: Vie verso la comunione (1980) e L’unità davanti a noi (1984).

Una terza serie di dialoghi internazionali si estende dal 1986 al 1993. Produce il documento più lungo di questo dialogo (145 pagine): Chiesa e giustificazione (1993). Vi si studia l’ampio consenso tra le due chiese sul tema della giustificazione, analizzandone le implicazioni per l’ecclesiologia. Nonostante un largo accordo, varie divergenze di dettaglio – però non insignificanti – vengono individuate: i teologi della commissione adottano allora una nuova metodologia, pervenendo a un “accordo differenziato” in cui viene espresso un consenso di fondo sull’essenziale, nonostante la presenza di differenze che però non inficiano l’accordo raggiunto e non sono più tali da dividere la chiesa.

Questi rapporti rimanevano tuttavia documenti di teologi, pure delegati ufficialmente dalle due chiese, ma non erano stati recepiti ufficialmente dalle autorità ecclesiali. Nel 1993 la Federazione luterana mondiale e la chiesa cattolica decidono quindi di approvare formalmente i risultati dei dialoghi tra loro sulla giustificazione e di dichiararsi in comunione su tale punto: una “Dichiarazione congiunta sulla dottrina delle giustificazione”  è così redatta, che riprende i risultati dei dialoghi in forma breve, affermando un “consenso sulle verità di base della dottrina della giustificazione” e dichiarando che le condanne di ciascuna chiesa nei confronti dell’altra non si applicano più alla loro comprensione attuale della giustificazione. Questa dichiarazione viene allora ratificata dalle istanze romane e dai sinodi luterani poi solennemente firmata dalle più alte autorità delle due chiese il 31 ottobre 1999 a Augusta. Lunghi anni di dialogo hanno così prodotto il loro frutto: un accordo di comunione è stato sancito ufficialmente tra le due chiese.

Ma altri punti rimangono ancora da chiarire per progredire verso la piena comunione tra le due chiese. Dopo un testo sull’Apostolicità della chiesa (2006), la commissione di dialogo si occupa poi delle commemorazioni del 2017, producendo un documento che rilegge con uno sguardo comune gli eventi del XVI secolo che hanno portato alla separazione ecclesiale. Tale rilettura condivisa della storia apre la via alla prima commemorazione comune della Riforma: “Luterani e cattolici sono stati in grado di reinterpretare le loro tradizioni e pratiche teologiche, riconoscendo le influenze che hanno avuto gli uni sugli altri. Proprio per questo desiderano commemorare insieme il 2017”, si legge in Dal conflitto alla comunione (2013). Il testo si conclude con quest’imperativo ecumenico: “Gli inizi della Riforma saranno ricordati in maniera adeguata e giusta quando luterani e cattolici ascolteranno insieme il Vangelo di Gesù Cristo e si lasceranno di nuovo chiamare a fare comunità insieme al Signore”.

Il dialogo internazionale tra le chiese cattolica e luterana si è così rivelato uno dei più proficui tra quelli avviati nello slancio del concilio Vaticano II. La nostra comunità ha avuto la gioia di accogliere la commissione per la sua riunione plenaria a due riprese: nel 2000, appena dopo la storica firma della dichiarazione congiunta sulla giustificazione, e nell’estate 2014, alla ripresa dei lavori della commissione per una nuova fase dopo la pubblicazione del documento Dal conflitto alla comunione.