Un nuovo Catholicos-Patriarca per la Chiesa assira d’Oriente

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Il 13 settembre, presso la cattedrale di San Giovanni Battista a Erbil in Iraq, è stato intronizzato Sua Santità Mar Awa III Royel, come nuovo Catholicos-Patriarca della Chiesa assira d’Oriente, eletto a tale ministero l’8 settembre dal Sinodo della medesima Chiesa.

Mar Awa III, nato a Chicago nel 1975, dopo aver compiuto i suoi studi teologici negli Stati Uniti e a Roma, presso il Pontificio Istituto Orientale, ha servito la Chiesa assira svolgendo varie funzioni, da ultimo come vescovo della diocesi di California e segretario del Santo Sinodo. Ha anche attivamente partecipato al dialogo con la Chiesa cattolica, come membro della Commissione per il dialogo internazionale tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira d’Oriente, che ha ultimamente prodotto un’importante Dichiarazione comune sulla vita sacramentale.

La Chiesa assira d’Oriente è l’erede, insieme alla Chiesa Caldea e all’Antica Chiesa d’Oriente, di una tradizione antichissima e ricchissima, che si è soliti indicare con il nome di Chiesa siro-orientale. Si tratta di un’espressione del primo cristianesimo, di matrice semitica, utilizzando come lingua il siriaco, una variante di aramaico molto vicina all’idioma parlato da Gesù.

La sede storica di questa Chiesa e luogo di irradiazione del messaggio evangelico in quelle terre fu il villaggio di Kokhe, in prossimità delle città imperiali di Seleucia e Ctesifonte, non lontano dall’attuale Baghdad. Ma dalla Mesopotamia essa si espanse già a partire dal IV secolo in Persia, nella Penisola arabica, in Asia centrale lungo le vie della seta, in Tibet, Cina e India, dove ancora oggi sono presenti fiorenti comunità di tradizione siriaca. Durante il primo millennio quella siro-orientale fu tra le Chiese più missionarie, trovandosi così a confrontarsi con culture e religioni diversissime: il manicheismo, lo zoroastrismo, l’islam, il buddismo e altro ancora.

Conobbe anche un significativo sviluppo monastico, che ebbe nella figura di Abramo di Kashkar un riformatore di prim’ordine; e ricchissimo è anche il patrimonio letterario che ci ha trasmesso, annoverando tra i suoi autori figure come Isacco di Ninive, un padre i cui scritti furono tradotti e apprezzati in tutte le Chiese cristiane, nonostante la sua appartenenza a una Chiesa che a partire dal V secolo non era più in comunione con le altre.

Oggi questa Chiesa è messa a dura prova dall’instabilità politica dell’Iraq, il paese che dopo vari decenni è tornato ad accogliere la sede del patriarcato, come anche dall’esperienza della diaspora, poiché la maggior parte dei suoi fedeli vive al di fuori dei territori d’origine. Resta tuttavia salda nella sua fedeltà all’Evangelo e alla sua ricca tradizione.

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