II domenica di Avvento

Scultura del portale nord della cattedrale di Chartres
Giovanni Battista
9 dicembre 2012
commento al Vangelo

di ENZO BIANCHI
Giovanni è stato il precursore di Cristo nella storia e lo sarà fino alla fine dei tempi

Anno C
Lc 3,1-6

9 dicembre 2012

Anche in questa seconda domenica di Avvento la Parola di Dio ci invita a meditare sulla Venuta del Signore, e lo fa attraverso la figura di Giovanni il Battezzatore, colui che riassume in sé tutto l’Antico Testamento e lo unisce al Nuovo, il precursore del Messia Gesù nella vita come nella morte, da Gesù stesso definito “il più grande tra i nati di donna” (cf. Lc 7,28).

Luca esprime in modo particolarmente solenne l’entrata in scena di Giovanni il Battezzatore: “Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, … sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la Parola di Dio fu su Giovanni nel deserto”. Questa introduzione testimonia la vocazione profetica di Giovanni, il quale accetta di essere strumento della Parola di Dio, di farsi mediatore della sua potenza: la sua grandezza consiste nello spogliamento di sé che lo porta a un ascolto sempre più consapevole, affinché la Parola operi in lui. E ciò avviene nella storia, all’interno del dipanarsi di eventi che, segnati dall’arroganza del potere politico romano e dagli intrighi delle gerarchie religiose, sembrano contraddire il disegno di salvezza di Dio… Così appare in modo ancora più manifesto che è la Parola di Dio la vera protagonista: attraverso l’ascolto obbediente e l’acconsentimento di un uomo disposto a darle carne, attraverso Giovanni diventato profeta, essa può compiere nella storia eventi di salvezza, contro ogni evidenza umana…