XIV domenica del tempo Ordinario

Tempera su tavola - Maestà, Siena
DUCCIO DI BONINSEGNA, Gesù e i discepoli
7 luglio 2013
commento al Vangelo
di
ENZO BIANCHI
La nostra gioia consiste nella protezione del Signore, nel fatto che egli, dopo averci chiamati, non deluderà le nostre attese

Anno C
Lc 10,1-12.17-20

7 luglio 2013

Il brano evangelico odierno ci presenta le esigenze della missione cristiana: come noi cristiani possiamo annunciare a tutti gli uomini la buona notizia che in Gesù Cristo il Regno di Dio si è fatto vicinissimo?

Nel vangelo secondo Luca non ci viene descritto solo l’invio dei dodici apostoli a Israele (cf. Lc 9,1-6): durante la salita verso Gerusalemme Gesù, dopo aver annunciato le esigenze della vocazione a due persone che gli chiedono di seguirlo e a un terzo che egli stesso chiama (cf. Lc 9,57-62), «designa altri settantadue discepoli e li invia a due a due avanti a sé in ogni città dove sta per recarsi». Viene così prefigurata la missione alle genti, ai settantadue popoli della terra conosciuti dalla tradizione giudaica (cf. Gen 10), che giungerà fino ai confini della terra dopo la morte e resurrezione di Gesù (cf. Lc 24,47).

«La messe è molta, ma gli operai sono pochi»: questi pochi sono i dodici, sono i settantadue, sono le comunità in minoranza in seno al giudaismo e al mondo pagano; è «il piccolo gregge» (Lc 12,32), nome coniato da Gesù per la sua chiesa di ogni tempo. Eppure la sproporzione tra l’ingente messe e la scarsità di operai può essere colmata dalla preghiera perché il Signore della messe invii operai: al momento dell’invio dei discepoli il primo comando è la preghiera. Del resto, non c’è missione che non sia preceduta da una supplica a Dio; non c’è evangelizzazione senza domanda che «Dio apra la porta della predicazione e così possiamo annunciare il mistero di Cristo» (Col 4,3). Del resto, non aveva lo stesso Gesù dato l’esempio, pregando prima di chiamare i dodici (cf. Lc 6,12-13)?

Ora Gesù invia quei pochi discepoli non da soli ma a coppie perché la loro comunione fraterna è già annuncio del Regno: il Vangelo che trova nell’amore il suo centro è testimoniato da persone che si sostengono e si correggono a vicenda.

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