XVII domenica del tempo Ordinario

Miniatura
Condivisione e dono dei pani

di ENZO BIANCHI
Gesù ci ha insegnato che non può esistere una regalità umana né per la chiesa né per i cristiani: i cristiani regnano solo quando servono i fratelli, quando spendono la vita per loro

  di ENZO BIANCHI

Anno B

Gv 6,1-15

Il brano evangelico di domenica scorsa narrava il tentativo da parte di Gesù di ritirarsi in disparte, insieme ai suoi discepoli, per riposare un poco. Questo progetto però fallisce, perché nello sbarcare all’altra riva del lago di Galilea essi scoprono di essere stati preceduti da una grande folla bisognosa della parola di Gesù, vero cibo capace di saziare la fame di ogni uomo; allora “Gesù si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose” (Mc 6,34). E il racconto prosegue con la moltiplicazione dei pani (cf. Mc 6,35-44 e par.) operata da Gesù in favore di quelle persone… Con grande intelligenza spirituale il lezionario tralascia a questo punto la lettura cursiva del vangelo secondo Marco, proponendo all’attenzione dei cristiani lo stesso episodio della moltiplicazione dei pani e la sua interpretazione eucaristica secondo il quarto vangelo: per alcune domeniche sosteremo dunque sul capitolo sesto del vangelo secondo Giovanni.

Di fronte alla numerosa folla che li attende, Gesù rivolge a Filippo una precisa domanda: “Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?”. Quest’ultimo registra la reale impossibilità di sfamare tante persone – “duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo” – e Andrea aggiunge: “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?”. Siamo di fronte a una situazione di stallo, non sembrano esserci vie d’uscita umanamente praticabili. Ed ecco che Gesù prende l’iniziativa con sovrana gratuità: fatta sedere quella moltitudine, “prese i pani e, dopo aver reso grazie – parole che costituiscono un chiaro rimando al gesto eucaristico – li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero”. Ma c’è di più: con i pezzi avanzati si riempiono dodici canestri…

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