Epifania del Signore 2014

Nicola Pisano, Adorazione dei magi, pulpito del battistero di Pisa, 1260
Nicola Pisano, Adorazione dei magi, pulpito del battistero di Pisa, 1260
6 gennaio 2014
Riflessioni sul Vangelo
di
ENZO BIANCHI
La parola di Dio non è al di là dei mari, non è al di là dei confini della terra, ma è vicina a ogni uomo, nel suo cuore e nella sua bocca
Anno A
Mt 2,1-12

6 gennaio 2014
di ENZO BIANCHI

 

Le profezie riguardanti la nascita del Messia secondo i vangeli di Luca e di Matteo si sono compiute: il Cristo è sorto dalla stirpe di David ed è nato a Betlemme di Giudea. Genealogie e racconti della nascita di Gesù lo testimoniano, anche se durante la sua vita Gesù sarà detto Nazareno (cf. Mt 2,23; 26,71, ecc.) e Galileo (cf. Mt 21,10; 26,70, ecc.).

Se per Luca il rinvenimento della nascita di Gesù avviene da parte di poveri pastori che di notte, sui monti vicini alla stalla vegliavano sul loro gregge (cf. Lc 2,8-20), per Matteo avviene ad opera di magi, sapienti venuti da lontano, dall’oriente. Sono gojim, pagani dunque, non in alleanza con il Dio di Israele e privi della rivelazione della parola del Signore contenuta nelle sante Scritture.

Ma anche per loro c’è una traccia di ricerca: una stella nel cielo. Sì, il cielo non è dio né divino, è piuttosto una creatura di Dio, al servizio di Dio, ma può essere un segno, può dare un orientamento da seguire. Quei magi, quei sapienti, sono dei cercatori, capaci di mettersi in cammino, di non restare chiusi nei loro confini, di non essere soddisfatti dei propri orizzonti, e per questo partono, fanno un viaggio, seguendo la stella, senza sapere dove avrebbe potuto portarli.