Gesù Cristo firmato Benedetto

Particolare del
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Articolo di Enzo Bianchi
Il libro di Benedetto XVI si annuncia come il testo di un credente che cerca di tracciare il volto di Gesù in obbedienza alle Scritture

La Stampa, 14 aprile 2007

“Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teofilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”. Così si apre il vangelo di Luca, e questo stesso atteggiamento pare aver dettato a Benedetto XVI l’idea e l’impostazione del suo volume sulla vita pubblica di Gesù, dal battesimo nel Giordano fino al monte della Trasfigurazione. In questi ultimi decenni, infatti, si sono moltiplicati i libri su Gesù, scritti da storici, esegeti, teologi di tutto il mondo: libri che cercano di scoprirlo e di leggerlo nella sua identità umana e di comprendere come sia nata e cresciuta la comprensione della sua figura caratterizzata al contempo da chiarezza e da mistero.

Benedetto XVI, proprio perché questa ricerca ha dato finora esiti diversi e sovente discordi e perché più recentemente è stata anche attraversata da testi di grande successo editoriale basati su testi apocrifi o su ipotesi fantasiose, ha voluto fornire un orientamento autorevole – anche se da lui stesso definito aperto a critiche e discussioni – a quanti, dentro e fuori la chiesa, desiderano conoscere maggiormente Gesù di Nazaret a partire da una lettura di fede.

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