Scacco matto all'accidia
di ENZO BIANCHI
L’acedia è l’esatto contrario dell’eucaristia, cioè dello spirito di ringraziamento: incapace di cogliere il rapporto con lo “spazio” e il senso delle cose
Avvenire, 6 maggio 2007
Oggi l’accidia – dopo essere stata vittima di una prolungata amnesia per cui non si sapeva neppure più che tipo di malattia spirituale fosse – gode di un rinnovato e vasto interesse: ne parlano i filosofi, i sociologi e anche quanti si interessano alla spiritualità. In realtà non credo che siano molti a esercitarsi contro di essa con la lotta spirituale, non molti a conoscerla fino a farne una diagnostica personale, non molti, di conseguenza, ad avere esperienza della possibile vittoria su di essa. Inoltre, anche se molti sostengono di parlare e scrivere sull’accidia, sovente parlano e scrivono d’altro, finendo per confonderla con disagi e patologie differenti. Sì, l’accidia gode oggi di grande attenzione, eppure pochissimi ne parlano per conoscenza autentica, vissuta con la mente, il cuore, il corpo.
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