Conosci te stesso

In tale ottica, è evidente che la conoscenza di sé da parte dell’uomo è assolutamente inseparabile dalla conoscenza di Dio. Quest’ultima, infatti, senza la conoscenza di sé produce la presunzione, mentre la conoscenza di sé senza la conoscenza di Dio ingenera la disperazione. Tale duplice conoscenza, evento di grazia e di rivelazione, produce invece l’umiltà. Che altro è, infatti, l’umiltà se non l’autentica conoscenza di sé, l’adesione alla propria creaturalità, il riconoscimento dell’humus da cui l’uomo proviene e che può condurlo a umanizzarsi, a divenire homo? Siamo qui alle radici della vita spirituale cristiana.

Ora, se analizziamo la situazione attuale del cristianesimo nel nostro occidente, troviamo non pochi ostacoli che si frappongono alla pratica della vita interiore e della vita spirituale cristiana, ostacoli annidati nel clima culturale che si respira e ormai ben insediati anche al cuore della vita ecclesiale. Occorre pertanto vigilare affinché quello che si persegue nella vita spirituale sia davvero l’incontro con il Dio vivente, tre volte santo, cioè Altro. Vita spirituale cristiana, dunque: non la ricerca di una fusione impersonale con Dio, ma vita segnata dall’alleanza quale incontro di alterità. C’è molta voracità religiosa oggi, anche nella chiesa: si ricerca più la religione che la fede, si vorrebbe un Dio immediatamente accessibile, disponibile nelle sue operazioni, e si rigetta l’arte dell’incontro e della comunicazione nella differenza, nell’alterità, con accettazione delle distinzioni e della distanza. Si rigetta, in sostanza, la santità di Dio. Questo atteggiamento regressivo e narcisistico cerca unioni fusionali, rapporti sensoriali, desiderio di una unità panica e impersonale... No, va ribadito con forza che nella spiritualità cristiana la via non è quella della divinizzazione facile e impersonale, ma un lungo cammino che va dall’essere generati per grazia quali nuove creature al diventare figli nel Figlio di Dio attraverso una sequela vissuta nella storia, nella comunità dei credenti, nella compagnia degli uomini: occorre un andare a Dio guidati dallo Spirito santo.

Pubblicato su: Avvenire