Esercizi per tutti, credenti e non

Gesso, cm 61x71x15, 1925 -  Museo civico di Treviso
ARTURO MARTINI, Il perdono - la carità
articolo di ENZO BIANCHI
Per noi cristiani sovente in quaresima risuonano le parole di Gesù: “Il Padre vostro vede nel segreto

Avvenire, 6 febbraio 2008

E’ tornato il tempo della quaresima, quaranta giorni che i cristiani dovrebbero vivere come “tempo particolare”, tempo favorevole, tempo di ritorno al Signore. San Benedetto, nella sua Regola scrive che tutta la vita del monaco dovrebbe essere una grande quaresima: tutta la vita dovrebbe cioè essere impegnata nella conversione, ma in realtà, sia per i monaci sia per i comuni cristiani, resta quasi impossibile vivere costantemente nell’esercizio di questa tensione spirituale. La conversione non è mai un evento avvenuto una volta per sempre, ma è un dinamismo che dobbiamo rinnovare a ogni età, in ogni stagione, ogni giorno della nostra esistenza. Sì, perché noi allentiamo le forze, ci stanchiamo, siamo preda dello smarrimento e della consapevolezza della nostra debolezza, siamo abitati da pulsioni che ci fanno cadere e contraddicono il nostro cammino verso il Signore. Non siamo capaci di vivere sempre un’esistenza pasquale: l’incostanza, l’abitudine, la routine ce lo impediscono. Ecco allora il tempo propizio della quaresima, tempo di “esercizi cristiani”, tempo in cui intensifichiamo alcune azioni e riprendiamo alcuni atteggiamenti che, ripetuti con particolare attenzione e forza, ci permettono di sviluppare, confermare e accrescere le nostre risposte alle esigenze della sequela cristiana.

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