E’ l'ora di reimparare l'arte dell'ascolto

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ANGELO BIANCINI, Annunciazione
Avvenire, 4 maggio 2008
di ENZO BIANCHI
Ma cosa significa ascoltare? Innanzitutto accettare in profondità di sacrificare ciò che ci pare sempre più prezioso: il tempo

Avvenire, 4 maggio 2008

Ascoltare sembra un’operazione abituale, quasi banale, eppure l’ascolto autentico è raro e difficile. Costantemente immersi come siamo in rumori di vario tipo, sollecitati da messaggi multiformi, non conosciamo più il silenzio come ambiente e condizione indispensabile all’ascolto dell’altro. Silenzio e ascolto, infatti, pur non identificandosi, si nutrono reciprocamente: è solo nel silenzio che la parola può risuonare nitidamente, ed è lasciando che il nostro silenzio sia abitato da quanto abbiamo ascoltato in profondità che evitiamo di cadere nel mutismo o nel terrore del vuoto e del non senso. Così, sempre più incapaci di silenzio fecondo, finiamo per smarrire anche l’arte dell’ascolto: lungi dal considerarlo un’opportunità preziosa, subiamo come pratica fastidiosa il dover “stare a sentire” qualcuno mentre, dal canto nostro, siamo sempre pronti a parlare, riversando i nostri confusi bisogni su chiunque si trovi a portata di voce.

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