...ma liberaci dal male
di ENZO BIANCHI
È con questa invocazione che il credente esprime la fede e la speranza che il male, per quanto radicale, che il Maligno, per quanto potente, può essere sconfitto
Avvenire, 11 maggio 2008
Il male è un enigma che suscita da sempre interrogativi sofferti: “Da dove viene il male? Com’è possibile il male? Perché esiste?”. E l’uomo tenta e ritenta delle risposte senza tuttavia giungere a trovarne di soddisfacenti. Di fronte al male, anche il credente non smette di chiamare in causa il suo Dio: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” e nella preghiera del Padre nostro insegnata da Gesù ai suoi discepoli l’ultima invocazione è “ma liberaci dal male” o “liberaci dal Maligno” (Mt 6,13). Così la preghiera cristiana per eccellenza, che inizia con una invocazione a Dio come “Padre”, si conclude con una invocazione contro il Maligno, il male! Si invoca il Padre perché “venga il suo Regno” nella consapevolezza però che a questa venuta c’è una realtà che lo contraddice e per questo si prega il Padre di compiere un’opera di liberazione. È con questa invocazione che il credente esprime la fede e la speranza che il male, per quanto radicale, che il Maligno, per quanto potente, può essere sconfitto e quindi non appartiene all’ordine irreversibile dell’umanità e del mondo.
Nella bibbia troviamo numerosi tentativi di reagire all’enigma del male: si è cercata la causa del male di chi soffre nella sua malvagità, secondo la teoria della retribuzione terrena per cui i giusti sono benedetti e i malvagi trovano rovina; si è pensato alla sofferenza come a una pedagogia e a una purificazione; si è ipotizzata l’ereditarietà della colpa per cui i peccati vanno imputati a una responsabilità collettiva... Il tentativo di risposta che ha avuto una risonanza prevalente, almeno nell’occidente cristiano, è quello tratteggiato nelle prime pagine della Genesi che, interpretate come lettura “storica”, sono apparse come il racconto della caduta dell’uomo e dell’ingresso del male nel mondo creato: così dal primo peccato dell’uomo istigato dal Maligno sarebbero derivati tutti i mali.
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