La "buona battaglia" adesso tocca a noi

Olio su tela, XV secolo
MARCO ZOPPO, San Paolo
Avvenire, 8 giugno 2008
di ENZO BIANCHI
“La corsa della Parola” avviata da Paolo, la “buona battaglia”, la conservazione e la trasmissione della fede dipende anche da noi, qui e oggi

Avvenire, 8 giugno 2008

La storia ormai bimillenaria della presenza del cristianesimo in Italia ci porta a volte a dimenticare le vicende della sua prima diffusione, quel prodigioso dilatarsi della buona notizia del Signore Gesù morto e risorto, a partire da Gerusalemme e dalla Galilea fino al cuore dell’impero romano. Così diamo giustamente per scontate la radici cristiane del nostro continente e riconosciamo senza eccessiva fatica il contributo determinante che la fede cristiana e il comportamento quotidiano dei discepoli di Gesù di Nazaret hanno offerto nel corso dei secoli all’edificarsi e al definirsi del continente europeo. Ma siamo tentati di dimenticare i primi passi di questa “corsa della Parola di Dio”, rimuoviamo più o meno inconsciamente il dato che intere regioni del bacino del Mediterraneo, che avevano conosciuto e abbracciato la fede cristiana nell’età apostolica, si ritrovano oggi con sparute presenze cristiane, legate a rare vestigia di un passato che appare non più riproponibile ai nostri giorni. Che ne è delle sette chiese dell’Apocalisse o della Tarso nativa di Paolo; cosa resta di Antiochia, sede della prima cattedra petrina, o dei luoghi dei primi concilii ecumenici come Nicea e Calcedonia; dov’è il pullulare di fervore cristiano, di dibattito teologico, di presenze monastiche che caratterizzavano la Cappadocia? E ancora, come vivono le più o meno esigue minoranze cristiane nella regione di Damasco, testimone della rivelazione del Signore Gesù al fariseo Saulo, o nelle agostiniane Ippona e Tagaste, o in quella prodigiosa Alessandria, dove la sapienza di Origene si era innestata nella ricchezza culturale di una città che aveva dato la versione greca dell’Antico Testamento e custodito il patrimonio di una biblioteca ineguagliabile?

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