Benedetto e Bartolomeo: un annuncio comune

Costantinopoli, 30 novembre 2006
Bartolomeo I e Benedetto XVI
La Stampa, 29 giugno 2008
Che significato ha questo evento, frutto di una stagione nuova nei rapporti tra chiesa cattolica e chiesa ortodossa avviata dal concilio e dai primi incontri
La Stampa, 29 giugno 2008

 

Ancora una volta si rinnova oggi a Roma un gesto divenuto ormai “tradizionale”, anche se inaugurato solo una quarantina d’anni fa: in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo, una delegazione del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, guidata quest’anno dallo stesso patriarca Bartolomeo I, presenzierà all’eucaristia celebrata in San Pietro da papa Benedetto XVI. Analogamente, per la corrispondente festa di sant’Andrea il 30 novembre, una delegazione vaticana è sempre presente alle celebrazioni in onore dell’apostolo “primo chiamato”, Andrea, fratello di Pietro e primo vescovo di Costantinopoli. E più di una volta è accaduto, come quest’anno appunto, che la delegazione ortodossa a Roma fosse presieduta dal primus inter pares, il patriarca di Costantinopoli, e quella vaticana a Istanbul dal papa stesso. Ma che significato ha questo evento, frutto di una stagione nuova nei rapporti tra chiesa cattolica e chiesa ortodossa avviata dal concilio e dai primi incontri tra papa Paolo VI e il patriarca ecumenico Athenagoras I? E, in particolare, cosa ha da dire non solo all’interno delle rispettive chiese ma anche alla società, sempre più tentata di cogliere di ogni accadimento, anche ecclesiale, solo gli elementi di colore o di spettacolo?

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