Ars celebrandi

Chiesa monastica di Bose, foto by Stefano Priori - MI
La celebrazione eucaristica presso il Monastero di Bose
Conferenza di  ENZO BIANCHI ai presbiteri della diocesi di Lille riunito per la celebrazione della Messa crismale del 2007

L’eucaristia fonte della spiritualità del presbitero
e epifania del suo presiedere la comunità cristiana

Il vescovo di Lille (Francia), mons. Gérard Defois, ha invitato fr. Enzo Bianchi,  a svolgere questa relazione al presbiterio della diocesi riunito per la celebrazione della Messa crismale del 2007.

La Rivista del Clero Italiano, maggio 2007

Introduzione

A poco più di quarant’anni dalla riforma liturgica voluta dal concilio Vaticano II, per quanto concerne la sua attuazione si registrano stanchezze, ritardi, omissioni e anche contraddizioni gravi, dovute a nostalgie dell’ordo liturgico del passato. Tuttavia si può affermare che la riforma è stata recepita con convinzione dalla chiesa, e incomincia a mostrare tutta la sua fecondità e la sua capacità di «fare cristiani» e «fare chiesa».

Certamente un «luogo» di crisi è quello della presidenza eucaristica, e ciò è dovuto soprattutto all’emergere di una nuova forma di presidenza ministeriale. In questo ambito si è resa urgente, a mio avviso, una riflessione sul rapporto tra eucaristia e presbitero, tra eucaristia e presidenza celebrativa, dunque sull’ars celebrandi. Tale riflessione è maturata in diverse occasioni in cui sono stato chiamato a ricercare e a confrontarmi, soprattutto con i presbiteri, sull’ars celebrandi. Devo confessare che in tale percorso mi è stata di grande aiuto anche la conoscenza e la pratica del rito tridentino per più di due decenni, quelli della mia formazione e della mia crescita nella vita ecclesiale.