Commento al Compendio del Catechismo - 8

Famiglia cristiana, 14 ottobre 2012
di ENZO BIANCHI
Quella di Gesù è preghiera personalissima in cui egli si rivolge a Dio chiamandolo “Papà”

 Famiglia cristiana, 14 ottobre 2012
ENZO BIANCHI

Da chi Gesù ha imparato a pregare?
Gesù, secondo il suo cuore di uomo, ha imparato a pregare da sua Madre e dalla tradizione ebraica. Ma la sua preghiera sgorga da una sorgente più segreta, poiché è il Figlio eterno di Dio che, nella sua santa umanità, rivolge a suo Padre la preghiera filiale perfetta.

(Compendio del Catechismo n. 541)

Quando pregava Gesù?
Il vangelo mostra spesso Gesù in preghiera. Lo vediamo ritirarsi in solitudine, anche la notte. Prega prima dei momenti decisivi della sua missione o di quella degli apostoli. Di fatto, tutta la sua vita è preghiera, poiché è in costante comunione d’amore con il Padre.

(Compendio del Catechismo n. 542)

 

“Gesù ha appreso le formule di preghiera da sua Madre, che serbava e meditava nel suo cuore tutte le ‘grandi cose’ fatte dall’Onnipotente (cf. Lc 1,49; 2,19.51)” (CCC 2599). Come lei egli apparteneva a un popolo che sapeva pregare, il popolo che ha composto i Salmi, e ha trovato nella pratica di preghiera di Israele un modello fondamentale per la sua vita di fede. La sua preghiera liturgica era dunque improntata alle forme della preghiera giudaica del tempo, com’era vissuta nella liturgia sinagogale e nelle feste al tempio di Gerusalemme: Salmi, recita dello Shema‘ Jisra’el (cf. Dt 6,4-9), delle Diciotto benedizioni, lettura della Torah e dei Profeti (cf. Lc 4,16-21), ecc.

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