Commento al Compendio del Catechismo - 37

Famiglia Cristiana, 5 maggio 2013
di ENZO BIANCHI
L’orizzonte dell’intera preghiera è ben tracciato dall’affermazione con cui essa si apre: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo
Famiglia cristiana, 5 maggio 2013
commento di ENZO BIANCHI
 

Che cos’è la preghiera dell’Ora di Gesù?
È chiamata così la preghiera sacerdotale di Gesù all’Ultima Cena. Gesù, il Sommo Sacerdote della Nuova Alleanza, la rivolge al Padre quando giunge l’Ora del suo “passaggio” a lui, l’Ora del suo sacrificio.

(Compendio del Catechismo n. 577) 

Lungo tutto il vangelo secondo Giovanni si annuncia e si attende l’“Ora” di Gesù, “l’ora del suo passaggio da questo mondo al Padre” (cf. Gv 13,1), ossia della sua morte e resurrezione, compimento dell’intera sua vita. Quest’ora inizia a compiersi con l’ultima cena, nella quale Gesù mostra la sua vera gloria, la gloria dell’amore, lavando i piedi ai discepoli. Ed è proprio dopo questo segno, seguito dall’annuncio del tradimento di Giuda, che Gesù pronuncia i “discorsi di addio” (cf. Gv 13,31-16,33): in essi parla il Signore risorto e vivente, con parole che condensano tutto il vangelo e gettano un ponte tra la vita terrena di Gesù e la sua venuta nella gloria.

Questi discorsi trovano il loro apice e la loro degna conclusione nella preghiera rivolta da Gesù al Padre (cf. Gv 17), preghiera del “sommo sacerdote della fede che professiamo” (Eb 3,1), nella quale si manifesta l’incessante intercessione che il Cristo risorto compie presso il Padre a favore dei suoi discepoli di ogni tempo. “La sua preghiera, la più lunga trasmessaci dal vangelo, abbraccia tutta l’economia della creazione e della salvezza … In questa preghiera pasquale, sacrificale, tutto è ricapitolato in Cristo … È la preghiera dell’unità” (CCC 2746.2748).

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