Lectio divina su 1Ts 1,1-10
S. Maria in Traspontina
Solo un’ecclesia audiens può anche essere ecclesia docens perché la Parola che la chiesa annuncia e testimonia non è sua, ma di Dio: questo è avvenuto
Roma, 17 ottobre 2008
Introduzione
Sono lieto di essere in mezzo a voi per questa lectio divina sul brano di apertura della Prima lettera di Paolo ai tessalonicesi; ringrazio in particolare don Bruno Secondin per l’invito rivoltomi. Ritengo inoltre assai significativo che questo nostro sostare in meditazione sulla Parola di Dio avvenga proprio mentre è in corso il Sinodo dei vescovi su «La Parola di Dio nella vita e nella missione della chiesa», occasione propizia per riandare all’essenziale della nostra vita di fede.
In questo senso, prima di ascoltare e pregare insieme 1Ts 1,1-10 vorrei fare, a partire da una lettura trasversale delle Sante Scritture, alcune considerazioni generali sulla potenza, sull’efficacia della Parola. Grazie ad esse preparerò il terreno per una comprensione profonda dell’affermazione paolina: «La Parola del Signore riecheggia, risuona» (1Ts 1,8).