Come agnello immolato: La Pasqua di Anba Epiphanius

 IMG 9148Domenica 29 prima dell’alba, mentre si recava in chiesa per celebrare la Risurrezione di Cristo e la Divina Liturgia, Anba Epiphanius, abate del Monastero di San Macario in Egitto e nostro fraterno amico, è stato brutalmente assassinato. Mentre lo affidiamo al Signore della Vita del quale è stato “servitore buono e fedele”, ci uniamo al dolore e alla preghiera dei cari fratelli di San Macario.

Anba Epiphanius, figlio spirituale di abuna Matta el Meskin e suo successore alla guida del monastero copto di San Macario, era venuto la prima volta a Bose nel maggio 2013 con la delegazione che accompagnava papa Tawadros II. Da allora era tornato più volte in occasione degli annuali Convegni di Spiritualità ortodossa, fecondando con la sua sapienza evangelica i profondi legami che uniscono i due monasteri di Bose e di San Macario fin dagli inizi degli anni settanta, quando fr. Enzo Bianchi volle tradurre in italiano un memorabile testo di abuna Matta sull’unità dei cristiani.

IMG 9077Nel 2016, decimo anniversario del passaggio di abuna Matta el Meskin dalla morte alla Vita, anba Epiphanius aveva voluto organizzare assieme a Bose un Convegno dedicato a quel grande “padre del deserto contemporaneo”, anticipando a livello internazionale le giornate commemorative celebrate poi in Egitto. Negli Atti che raccolgono le testimonianze sulla vita e la spiritualità di abuna Matta el Meskin (e che presto vedranno la luce anche nella versione araba), anba Epiphanius ricordava come per questo padre del deserto “l’unità tra cristiani potesse realizzarsi in primo luogo attraverso i santi di ogni Chiesa i quali, con le loro preghiere e la loro vita, ispireranno le autorità ecclesiali su come raggiungere l’unità visibile”.

Ora, tra questi santi che ci indicano il cammino dietro a Cristo, noi annoveriamo anche anba Epiphanius, facendo nostre le parole rivolte dall’amato abuna Wadid ai suoi confratelli nel dolore per una così tragica scomparsa: “Aprite gli occhi spirituali del vostro cuore, fratelli! Non vedete che tutto questo è gloria?”.