Anima Mundi - Concerto Vesperale

25 giugno 2017

Anima Mundi, o “Anima del mondo” ― intuizione di una presenza spirituale in ogni realtà vivente, della tensione all’unità armonica di tutte le cose ― è il titolo del Concerto Vesperale di Domenica 25 giugno, offerto da Stefano Battaglia (pianoforte), da Elsa Martin (voce) e Michele Rabbia (percussioni, elettronica). “Un’occasione per ascoltare non solo degli artisti eccezionali, ma degli amici miei personali e della comunità”, così fr. Enzo Bianchi ha introdotto i musicisti, invitando a condividere un “momento di musica, di arte, d’incontro con persone straordinarie”.

Attraversando le barriere tra musica colta e popolare, classica e jazz, sacra e profana, l’itinerario musicale proposto dal Trio di Stefano Battaglia, autore di gran parte della musica e degli arrangiamenti, in perfetta sintonia con la calda e ricchissima vocalità di Elsa Martin e la stupefacente inventiva timbrica e ritmica di Michele Rabbia, ha condotto gli ascoltatori in uno spazio d’incontro e riconoscimento che trascende tutte le culture, perché rispetta infinitamente il cuore di ciascuna: quell’inesauribile fonte d’ispirazione cui attingono tutti i grandi compositori, plasmandola e rigenerandola nel tempo.

Una coinvolgente esperienza di ascolto, da Ildegarda di Bingen (1098-1179) al Viaggio d’inverno di Schubert, da Padre Komitas (1869-1935), il grande cantore della tragica epopea armena, alle tradizioni indù, curde, siriane, ebraiche, africane, europee (la lirica friulana di Pier Paolo Pasolini, i canti dei marinai bretoni, dei contadini renani), fino alla stupenda danza Lamma Bada Yatathanna della tradizione araba andalusa del XVI secolo, ha fatto sentire nelle voci di popoli vicini e lontani, segnati da guerre e sofferenza, il gemito inesprimibile delle pietre, delle cose animate e inanimate, che in attesa della loro trasfigurazione (cf. Rm 8,22-23) innalzano, scrive Stefano Battaglia, “un’unica vibrante preghiera, un unico canto vitale”. Perché la musica del mondo, come la vita, è “un piccolo seme che continua a germogliare”, un esercizio di “compassione, per il cui tramite è possibile riconoscere se stessi negli altri”.

Siamo molto grati a questi tre carissimi artisti amici della comunità, e a loro rinnoviamo il nostro ricordo fedele e riconoscente.

Lamma bada yatathanna (Quando prese a danzare ondeggiando)

Quando prese a danzare ondeggiando
fui sedotto dalla sua bellezza

Improvviso qualcosa mi rese prigioniero
uno stelo, inchinandosi, ondulava

O promessa, o confusione!
Chi avrà pietà del mio lamento
d'amore, di me che ardo d'amore? 

Solo la regina della bellezza
solo la regina della bellezza
solo la regina della bellezza