Presenze di inizio autunno

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ottobre 2019

Con l’inizio dell’autunno, la comunità ha avuto la gioia di poter ospitare vari gruppi e amici fraterni di diverse provenienze.

Da lunedì 23 a giovedì 26 settembre abbiamo accolto a Bose una sessione organizzata dalla rivista francese di spiritualità Panorama sul tema “Il nostro pane quotidiano”. Gli ospiti convenuti (una trentina) hanno avuto modo di riflettere con la giornalista e panettiera Claire Bastier sul senso del pane come alimento essenziale ma non sufficiente per una vita piena, sulla dimensione della condivisione che si esprime intorno a una tavola, dove vengono assorbiti non solo gli alimenti ma anche la presenza degli altri e l’amicizia. Durante un’ora di collatio fr. Enzo Bianchi ha a sua volta approfondito con i lettori della rivista queste tematiche a lui care. Alcuni fratelli e sorelle hanno partecipato a vari momenti di meditazione con i partecipanti, attraverso la lectio divina, la riflessione e le visite ai luoghi del monastero. I partecipanti hanno poi concretamente esperito il tema trattato, impastando loro stessi il pane dolce di shabbat, di cui ciascuno ha poi portato con sé una porzione.

La settimana successiva è stata segnata per il secondo anno consecutivo dalla presenza di una ventina di studenti dell’Istituto eno-gastronomico “G. Ravizza” di Novara, accompagnati da alcuni loro professori. Con diversi fratelli e sorelle si sono impegnati ad aiutare nei lavori comunitari, riservando qualche momento alla riflessione guidata sia dai loro insegnanti che da membri della nostra comunità. A ricordo di quest’esperienza, hanno voluto regalare alla comunità un albero di melograno, che è stato piantato nel giardino di Bose alla presenza della preside dell’istituto scolastico, Loreta Guacci, e della direttrice amministrativa, Elisa Maccarone.

Negli stessi giorni erano presenti a Bose anche un gruppo di una ventina di frequentatori e amici della comunità di Bjärka-Säby (Svezia), con il loro nuovo responsabile, il pastore battista Jonas Eveborn. Durante i giorni condivisi con la comunità – che prolungavano una tradizione ormai quindicennale iniziata dal pastore Peter Halldorf, fondatore di Bjärka-Säby –, oltre ai tempi riservati alla riflessione interna al gruppo, i partecipanti hanno potuto confrontarsi con alcuni fratelli e sorelle della comunità su temi di vita spirituale nel corso di diversi momenti di incontro.

A inizio ottobre sono inoltre passati a Bose alcuni amici ai quali siamo uniti dalla stessa vocazione cenobitica. Innanzitutto i monaci copti dall’Egitto, Markos del monastero di San Macario (il quale aveva iniziato il suo cammino monastico tra noi prima di scegliere di stabilirsi nel deserto egiziano) e abuna Danyal dal monastero di San Pacomio. E per una decina di giorni anche soeur Pierrette sosta tra di noi: fino a due anni fa era stata priora della comunità riformata di Grandchamp (Svizzera), alla quale siamo legati da rapporti fraterni stretti fin dai primi tempi dell’esperienza comunitaria a Bose.

La comunità si rallegra di questi rapporti fedeli, occasioni preziose per accrescere l’amicizia fraterna e la comunione.