Cronaca della visita a Bose di sua Santità Tawadros II

Al termine della lettura del messaggio di fr. Enzo inizia l’ora media. È la preghiera a metà del giorno, segnata, in questa settimana che ci sta portando a festeggiare la Pentecoste, da salmi di lode, e che oggi in presenza del patriarca è celebrata con alcune particolarità tra cui la proclamazione del vangelo di Giovanni in cui si invoca l’unità di tutti i credenti, e con il canto del Padre nostro. La preghiera si conclude con la solenne benedizione che il patriarca impartisce a tutti i presenti.

Accompagnato da tutti i fratelli e le sorelle, il patriarca, insieme ai membri della delegazione, esce dalla chiesa e si ferma per una foto con tutti i membri della comunità. Durante il pasto il patriarca Tawadros si è informato sui ritmi e le pratiche della nostra vita monastica, sulle sue origini e sul ministero di ospitalità praticato a Bose. Durante lo scambio dei doni, S.S. Tawadròs ha anche promesso di voler ritornare per sostare più a lungo e condividere per un paio di giorni la vita quotidiana del monastero.
Prima di ripartire per tornare in Egitto, il patriarca entra nei cortili della comunità dove fa una breve sosta presso la cappellina e davanti all’affresco raffigurante san Pacomio. Al suono delle campane del cortile, i fratelli e le sorelle si riuniscono davanti ai locali dell’accoglienza insieme agli ospiti presenti e danno l’ultimo saluto al patriarca.

Non abbiamo parole adeguate per esprimere il nostro ringraziamento al patriarca Tawadròs, ad Anba Kyrolos e all’intera delegazione – che hanno voluto inserire nei tempi strettissimi del loro soggiorno italiano anche la visita alla nostra comunità – ma soprattutto al Signore per i suoi doni e la sua misericordia rinnovata in questi giorni davvero senza misura. Di fronte a una tale abbondanza di segni di benevolenza non possiamo che fermarci pieni di stupore e di gratitudine. Grazie!