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Fascicolo
ISBN 9788882279202
2011, 28 pp.
€ 3,00 -
E-book ePub
ISBN 9788882277147
2014
€ 1,49
Educare alla fede è per la chiesa, per ogni cristiano, il compito primario; ma nel tentativo di riuscirvi è possibile imboccare molte strade, alcune decisamente sbagliate, altre poco efficaci. Tutto dipende in verità dalla capacità di assumere la stessa pedagogia vissuta da Gesù nell’incontrare gli uomini e le donne. Gesù è stato e resta un pedagogo, un iniziatore alla fede. Occorre che i cristiani guardino a lui non solo come modello di vita ma anche come educatore alla fede, nella convinzione che c’è in Gesù un’arte nell’incontrare l’altro, nel comunicare con l’altro, nel tessere con l’altro una relazione: l’arte di un educatore alla fede.
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Educare è innanzitutto incontrare e ogni incontro è possibile solo creando uno spazio di accoglienza in sé stessi, quello spazio che nasce da una piena adesione alla propria umanità.
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Maria di Nazaret, sorella e madre
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La grandezza di Maria non è nel fatto che ha messo al mondo Gesù, ma nell’aver fatto la volontà di Dio accogliendo la Parola che le era stata rivolta.
Maria ha generato ed è madre in forza della sua obbedienza al Padre.
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Solo dopo, una volta che ti è successo questo dono puoi essere solo.
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L’uomo interiore
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L’essere rafforzati nell’uomo interiore equivale a una vera e propria abitazione di Cristo nei nostri cuori, e quindi a un radicamento nella carità: è Cristo stesso, in definitiva, il nostro “uomo interiore”.
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O si accoglie la vita, che proviene da una fonte che si trova più in là di noi, con gratitudine e rispetto; oppure si cerca di soggiogarla, di dominarla, nel tentativo di possedere le persone, le cose e i luoghi.
Secondo la Bibbia l'esatto opposto dell'abuso è il fruttificare, in risposta a un mandato che impegna a promuovere la vita.
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