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La perfezione non è mai inizio, ma sempre compimento. Ogni inizio è dunque segnato non dal peccato che riduce lo stato di perfezione concesso all’uomo, ma da una benedizione, da una promessa di compimento rivolta a ogni creatura.
Così Carlo Molari propone di iniziare a rileggere la dottrina del peccato originale, ritornando alle fonti bibliche e traducendola all’interno del contesto del pensiero e dell’uomo contemporaneo.
Come la creatura può cercare di adempiere a questa promessa? Assumendo il tempo come sua propria struttura essenziale, vivendo il tempo, la storia, come spazio di dono in cui la forza creatrice dell’inizio ogni volta fa vivere forme nuove di umanità.
Bose, 19 ottobre 2014
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