• Libro
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    Edizione cartacea
    ISBN 9788882270643
    1999, 176 pp.
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Opera di una delle più autorevoli esponenti della teologia russa in Europa occidentale, questo testo è divenuto ben presto un classico per un tema particolarmente caro alla tradizione patristica e orientale: “Dio si è fatto uomo perché l’uomo diventi Dio”.

Il cristianesimo adotta il “ritorno in Dio” dei mistici di tutte le religioni solo dopo averne modificato il senso e la natura; il Dio dei cristiani, infatti, non è solo l’oggetto infinito di una nostalgia infinita: egli resta innanzitutto colui che ci ha amati per primo, che si è chinato sulla creatura tratta dal nulla affinché questa partecipi liberamente alla pienezza divina, chiamata all’esistenza non solo per amare ma anche per essere a sua volta amata.

In queste pagine, intrise della sapienza dei padri d’oriente e d’occidente, queste due linee dell’amore – discendente e ascendente – s’incontrano e si confondono: l’una si diparte come raggio di luce, l’altra sale come zampillo di acqua sorgiva. E insieme confermano il miracolo d’amore annunciato dall’apostolo Giovanni: “Noi fin d’ora siamo figli di Dio”.