Invito a sperare
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Sì, più che mai i cristiani devono avere il coraggio di esercitarsi alla speranza, nella consapevolezza del temibile e glorioso giudizio di Dio: non per averne paura o per incuterla agli altri, non per dare a Dio un volto perverso, ma per essere responsabili nella storia del bene e del male che possono operare.
L’invito che scaturisce da questa enciclica non è allora un’esortazione a sperare in modo individualistico, ma un appello a “sperare per tutti” e, quindi, a immettere energie di speranza nelle situazioni concrete in cui è dato ai cristiani di vivere: una speranza che ha fiducia, che si nutre di autentica fede. Passione per ciò che è possibile: questa è l’autentica speranza.
Enzo Bianchi
Pubblicato su: La Stampa