Agape, centro ecumenico

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Il 12 agosto 2021, il Centro ecumenico di Agape, situato in fondo al Val Germanasca, nelle valli valdesi del Pinerolese, ha compiuto 70 anni di esistenza. Per segnare questo anniversario, si sono svolte, dal 10 al 12 settembre, tre giornate di scambi e riflessioni centrate su problematiche che sono sempre state al cuore delle preoccupazioni di questo Centro: problemi di territori condivisi, di genere, di volontariato, di comunità, prospettive di avvenire, ecumenismo e spiritualità. Due fratelli della nostra comunità hanno partecipato alla giornata conclusiva, consacrata al tema: “Comunità in dialogo”. La riflessione ha visto gli interventi di rappresentanti di quattro comunità: Taizé, Corrymeela (Irlanda del Nord, in videoconferenza), Servizio cristiano di Riesi (Sicilia) e Agape stessa, coordinati da Alessandra Trotta, moderatora della Tavola Valdese.

Agape è nato dopo la seconda guerra mondiale dalla presa di coscienza che in quei tempi che avevano visto svilupparsi forti sentimenti di odio non solo tra stati, ma anche all’interno dei singoli paesi, era da ricostruire un clima di riconciliazione e di ascolto reciproco, un tessuto di semplice umanità per contrastare il dileguarsi della barbarie.

Fu questa l’intuizione dell’allora pastore valdese della comunità di Firenze, Tulio Vinay (1909-1996), sempre molto attento alle problematiche di attualità sociale ed ecclesiale. Insieme con l’amico architetto Leonardo Ricci (della scuola fiorentina) decisero di dare concretezza al loro desiderio di riconciliazione e alla loro ricerca del bello. Ciò avvenne negli anni 1946 – 1951, grazie alla costruzione del Centro di Agape (“agape” è il termine greco biblico dell’amore pieno) nel comune di Prali (TO), costruzione che rispondeva al desiderio della Chiesa valdese di contribuire attivamente alla riconciliazione e fu anche sostenuta dal Consiglio ecumenico delle Chiese. Per questa impresa, si fece appello ai giovani dei diversi paesi belligeranti fino a pochi anni prima: costruire insieme un centro di riconciliazione ed ecumenico era già fare opera di riconciliazione.

Da allora Agape, comunità basata sul principio del volontariato, è stato un luogo di incontro, di riflessione e di scambio per una moltitudine di giovani e meno giovani di confessioni cristiane diverse, di religioni diverse come pure un luogo di dialogo fra credenti e non credenti del mondo intero. Sempre c’è stata alla base l’idea che là dove ci sono amicizia e amore, là anche le diversità e le opinioni contraddittorie possono lavorare e costruire insieme. E per amarsi, occorre incontrarsi. Per questo, chi ha avuto la possibilità di partecipare anche solo poche volte a qualche programma svoltosi ad Agape finisce per considerare questo luogo come casa sua.

Auguri di lunga vita al Centro e di perseveranza per quelli che vegliano sulla sua esistenza.

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