Ciò che non può dare il mondo

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7 giugno 2025

Nella preghiera sacerdotale, che conclude il testamento spirituale di Gesù prima della sua passione, sono due le parole-chiave più ricorrenti: il termine “mondo” (kòsmos: 17 volte) e il verbo “dare” (dìdomi: 16 volte). Queste due voci, in un certo senso, sono alternative. C’è qualcosa che il mondo assolutamente non puòdare. Altrove, nei discorsi di addio, Gesù lo ha anche detto espressamente: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non come la dà il mondo, io la do a voi” (Gv 14,27). Per questo è necessario notare, nel testo di questa preghiera, la radicale disgiunzione tra il mondo e il dono di Gesù, che è appunto la pace o la vita eterna.

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Se chiederete

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5 giugno 2025

Se questa sentenza di Gesù in Giovanni viene estrapolata dal suo contesto può diventare pericolosa per la fede: e se non siamo esauditi? Colpa nostra? colpa di Dio o di Gesù? Meglio se guardassimo il senso profondo di questa parola piuttosto che fissarci sui nostri bisogni e desideri frustrati dalla non risposta del Padre. Gesù sembra certo e questo ci invita a porci qualche domanda per indagare sul senso.

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Nessuno potrà togliervi la vostra gioia

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4 giugno 2025

Siamo immersi nei discorsi di Gesù che l'evangelista Giovanni compone come un ordito che si articola e si dipana, con la sua progressione e insieme la sua ricorsività. Oggi ci troviamo di fronte allo smarrimento di alcuni discepoli che sembrano inceppati tra loro, chiusi nel domandarsi "tra loro" (v. 17), timorosi di rivolgersi a Gesù, che molto aveva già detto loro, ma con discorsi che restano oscuri, che possono lasciare nell’angoscia: “Che cos’è questo ‘un poco’ di cui parla?” (v. 18).

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Una presenza accanto

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3 giugno 2025

“Paràclito” nel Vangelo secondo Giovanni designa lo Spirito santo; il termine significa colui che è “chiamato presso”, in aiuto. Una presenza accanto, come era stato Gesù per i suoi discepoli, negli anni in cui hanno vissuto e camminato insieme. Gesù lo aveva preannunciato: “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre” (Gv 14,16). È un dono “per sempre”, che manifesta la volontà di Dio di immettere nell’essere umano un soffio, una forza di vitache ne orienti l’esistenza – “lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità” (v. 13).

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