Il volto, epifania e mistero. Letture dai due Testamenti

Massimo Grilli
Massimo Grilli

a cura di Massimo Grilli, Pontificia Università Gregoriana
dal 23 al 28 luglio 2018

Il corso tenuto dal 23 al 28 luglio dal biblista e professore della Pontificia Università Gregoriana Massimo Grilli si è snodato, attraverso numerose letture dai due Testamenti, alla scoperta del significato del Volto nella Bibbia.
Luogo dei principali sensi di cui è dotato l’uomo, il volto porta impressa la storia di ciascuno ed è attraverso il volto che ci possiamo riconoscere nella nostra unicità ed entrare, dunque, in relazione con l’alterità di chi ci è accanto. Il volto dell’uomo, secondo il libro della Genesi, è a immagine e somiglianza di quello di Dio: questo dato, oltre a essere stato il punto di partenza del corso, ha permesso anche di poter parlare di volto di Dio e dell’uomo senza distinzione. In ebraico la parola volto si esprime con panîm ed è curioso constatare che è una parola che non esiste al singolare ma solo e sempre al plurale, quasi a sottintendere che il volto è davvero riconosciuto come tale quando c’è un altro che lo guarda, quando c’è relazione.
 
Dalla creazione dell’uomo alle figure di Sara e Hagar, dal prologo del vangelo secondo Giovanni alla trasfigurazione, e molti altri: i brani biblici letti e commentati in questi giorni sono stati ricchissimi e hanno permesso di affrontare il tema nella sua complessità, di interrogarsi di fronte al mistero del proprio volto, di quello del prossimo e di quello di Dio ma anche di accorgersi di quanto possa essere importante e mai scontato, uno sguardo d’amore che autorizza noi e l’altro alla vita.
 

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