"Ha posto la sua tenda tra di noi" (Gv 1,14): Gesù, Dio-con-noi

Domenica 19 Dicembre 2021

Luigi d’Ayala Valva, monaco di Bose
Photo by Patrick McManaman on Unsplash
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Al ritiro di Natale, predicato da fratel Luigi, hanno partecipato una settantina di ospiti e amici. Il Natale invita a riflettere sul mistero di Dio fatto uomo, che è desiderio di Dio di entrare in comunione con l’umanità. L’evento dell’incarnazione può essere letto non solo a partire dai vangeli che lo narrano, ma anche alla luce della più ampia storia di salvezza del popolo di Israele: la mattina è stata dedicata proprio a un approfondito itinerario tra le pagine del Primo Testamento, per riannodare i fili che legano la fede cristiana alla fede e alla scrittura ebraica. L’incarnazione infatti si colloca nella storia, di cui non ha fermato il corso: “È bene per voi che io me ne vada”, dice Gesù nel Vangelo di Giovanni. Stile di un Dio elusivo, discreto, che fa spazio alla libertà delle persone. Lo stesso stile di Dio creatore nel racconto di Genesi, che il settimo giorno – secondo la tradizione rabbinica – compie un ultimo atto creativo, senza cui l’universo non sarebbe stato completo: smette di lavorare, si fa da parte, porta a compimento la creazione ponendosi un limite. Così facendo apre definitivamente uno spazio da cui lui stesso si assenta. Questa rinuncia, che non è episodica, racconta qualcosa dell’essere stesso di Dio, che si rivela preferibilmente attraverso la parola. Dio, che è insieme guida e compagno di viaggio, cammina con il popolo, ma la sua presenza non è eclatante: si impara a riconoscerla con l’attitudine interiore della vigilanza.

Dopo l’eucaristia e il pranzo, la meditazione attraverso le Scritture è proseguita fino a raggiungere il Nuovo Testamento, con la nascita di Gesù da Maria nella carne. La sua decisione di venire ad abitare tra di noi è senza pentimento, e da allora Dio si fa vicino a chi ha un cuore umile e povero, a chi è capace di fargli spazio, senza pretese. Non è più questione di religione, di tempio, di appartenenza a un gruppo, ma di cuore umile e spirito contrito. Proprio l’umiltà è il luogo in cui incontrare il Dio che ha posto la sua tenda tra di noi.