Programma e Cronaca del convegno

Thomas Merton
Thomas Merton

THOMAS MERTON
Solitudine e comunione

Bose, 9-10 ottobre 2004

CRONACA DEL CONVEGNO

Alla fine degli anni ’40 e per tutto il decennio successivo Thomas Merton (Prades 1915 - Bangkok 1968), entrato ventisettenne nel monastero trappista del Gethsemani (Kentucky) solo tre anni dopo aver ricevuto il battesimo, è uno scrittore di grande successo, i cui libri vendono in tutto il mondo milioni di copie.

Tuttavia, negli ultimi dieci anni della sua vita monastica, hanno luogo alcune esperienze decisive, che lo porteranno sia ad approfondire la propria ricerca interiore che il proprio coinvolgimento nel mondo: l’incontro con la tradizione spirituale dell’Oriente cristiano e con le grandi religioni dell’Asia, la presa d’atto delle grandi contraddizioni che attraversano la società americana e quelle occidentali più in generale, l’intrecciarsi del suo cammino con quello di alcune grandi figure del panorama culturale contemporaneo. Da quelle esperienze, Merton uscirà profondamente trasformato, fino a sentirsi “testimone colpevole” degli eventi della storia, e a raggiungere una profondità e un’eloquenza nei suoi scritti da meritare ancor oggi - e forse ancor più oggi che negli anni ’60 - che se ne parli e si raccolga il significato della sua testimonianza monastica. Il convegno ha esplorato proprio l’attualità dell’“ultimo Merton” (1958-1968), la fecondità di una stagione spirituale tra le più significative per il monachesimo e per la vita del mondo contemporaneo.

“La solitudine ha un suo compito speciale da assolvere: approfondire la coscienza di ciò di cui il mondo ha bisogno,lottare contro l’alienazione. La vera solitudine è profondamente consapevole delle necessità di questo mondo.Non tiene il mondo a distanza.”

SABATO 9 OTTOBRE

Bose, 9 ottobre 2004
Bose, 9 ottobre 2004
DONALD ALLCHIN, L. CUNNINGHAM, JIM FOREST

Saluto inaugurale
Opening address
ENZO BIANCHI, Priore di Bose

Da monaco scrittore a “testimone colpevole”: l’itinerario spirituale di Thomas Merton
From Monk and Writer to Guilty Bystander: the Spiritual Journey of Thomas Merton
BONNIE THURSTON, Wheeling 

L’evoluzione dell’idea di interiorità in Thomas Merton
The evolution of Merton’s view of the Inner Life
DONALD ALLCHIN, Bangor

L’impegno mertoniano per i problemi sociali
Merton’s Engagement on Social Issues
JIM FOREST, Alkmaar

“A Louisville, all’angolo tra la Quarta Avenue e Walnut, nel centro della zona dei migliori negozi della città fui d’un tratto preso dall’idea che io amavo tutta quella gente, che mi apparteneva come io appartenevo a loro, che non potevamo essere alieni gli uni degli altri anche se eravamo del tutto estranei. Era come svegliarsi da un sogno di separazione, di isolamento fittizio in un mondo speciale, il mondo della rinuncia e della pretesa santità. L’illusione di una santa esistenza appartata è un sogno”.

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DOMENICA 10 OTTOBRE

Bose, 9 ottobre 2004
Bose, 9 ottobre 2004
PAUL PEARSON, JIM FOREST, DONALD ALLCHIN, ROWAN WILLIAMS, BONNIE THURSTON

Dal manifesto conciliare agli ultimi scritti: Thomas Merton e la vocazione del monachesimo nel mondo
From the Vatican Council’s Manifesto to the Late Writings: Thomas Merton and the Vocation of Monastic Life in the World
PATRICK HART, Gethsemani Abbey

“Salvare il Rinoceronte”: il testimone colpevole nel XXI secolo
“Redeeming the Rhinoceros”: the Guilty Bystander in the Twenty-First Century
PAUL PEARSON, Lousville

Il coraggio di non tacere: monachesimo, cultura e mondo moderno negli interventi pubblici di un monaco scomodo
The Courage not to Abstain from Speaking: Monasticism, Culture and the Modern World in the Public Interventions of a Disturbing Monk
ROWAN WILLIAMS, Arcivescovo di Canterbury

“In Louisville, at the corner of Fourth and Walnut, in the center of the shopping district, I was suddenly overwhelmed with the realization that I loved all those people, that they were mine andI theirs, that we could not be alien to one another even though we were total strangers. It was like waking from a dream of separateness, of spurios self-isolation in a special world, the world of renunciation and supposed holiness. The whole illusion of a separate holy existence is a dream”.