Messaggio di Samuel Kobia, segretario generale del WCC

XVII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
LA LOTTA SPIRITUALE NELLA TRADIZIONE ORTODOSSA
Bose, 9-12 settembre 2009
in collaborazione con le Chiese Ortodosse

Pastore Samuel Kobia, segretario generale del WCCMESSAGGIO DI SAMUEL KOBIA, SEGRETARIO GENERALE DEL WCC

(Traduzione italiana dell’originale francese)

Caro priore e cari membri della
Comunità monastica di Bose,
cari partecipanti al convegno,
fratelli e sorelle amatissimi in Cristo!

È con profonda gioia che mi rivolgo, ancora una volta, ai miei amici della Comunità e ai partecipanti a un convegno sulla spiritualità ortodossa. Se l’organizzazione di questi convegni è diventata una tradizione per questo Monastero, la partecipazione dei miei colleghi del Consiglio ecumenico delle chiese e l’invio di un messaggio fraterno da parte mia è diventata anch’essa una tradizione. Ci rallegriamo di questo legame che ci unisce nella preghiera e nell’impegno sullo stesso cammino verso l’unità per la quale il Signore ha rivolto le sue preghiere ferventi al Padre.

In apertura di questo XVII convegno mi sia permesso di non riferirmi direttamente al tema dell’incontro, ma piuttosto di fermarmi un momento sull’essenza del lavoro realizzato dalla Comunità.

In primo luogo, vorrei sottolineare il nostro apprezzamento per il fatto che la Comunità è divenuta un luogo privilegiato di ospitalità, di raccoglimento, di incontro e di dialogo, un luogo in cui l’oriente e l’occidente (e anche l’occidente in quanto tale), diviso dal grande peso della storia, hanno l’occasione di incontrarsi nuovamente per un ritorno alle fonti, alle fonti comuni, alle fonti così preziose di una parte e dell’altra. Questo è un contributo al movimento ecumenico per il quale rendiamo grazie a Dio ed esprimiamo il nostro ringraziamento ai nostri amici della Comunità.

In secondo luogo, vorrei menzionare la collaborazione tra la Comunità monastica e il Consiglio ecumenico delle chiese, una collaborazione che assume diverse forme e coinvolge diversi aspetti, una collaborazione che diviene molto tangibile e importante nel momento in cui i membri della Comunità e i miei colleghi di Fede e costituzione camminano insieme intorno per uno stesso progetto e tentano di mettere in evidenza la ricchezza della santità, della moltitudine di uomini e donne, testimoni viventi della fede in Cristo, che possono costituire un ponte unico, un legame senza precedenti tra le nostre chiese e le nostre comunità divise.

In terzo luogo, vorrei menzionare il nome di una persona che ci è molto cara sia a Ginevra che nella Comunità di Bose; un uomo che ha esercitato durante tutta la sua vita quel combattimento spirituale di cui eminenti teologi parleranno durante il vostro convegno; un uomo che ha saputo manifestare attraverso la sua vita e la sua opera l’amore di Dio: nelle profondità delle miniere del Belgio, sulla scena internazionale delle istituzioni e dei dialoghi ecumenici, e anche nel silenzio e nella pace di una comunità monastica. Qualche giorno fa, all’apertura della nostra sessione del comitato centrale, abbiamo pregato per diverse persone che hanno dedicato la loro vita per l’unità delle chiese; tra queste persone figurava il metropolita Emilianos, che voi avete conosciuto, apprezzato e amato tanto quanto noi. Vi prego di ricordarvi di lui durante questo convegno e di conservare vivo il suo ricordo nella Comunità.

I miei migliori auguri affinché il vostro incontro sia costruttivo e fruttuoso! Che nostro Signore sia tra voi al momento delle vostre decisioni! Che il vostro contributo all’unità sia moltiplicato dalla grazia dello Spirito! E che nostro Signore vi doni la forza di continuare su questo stesso cammino con gioia, pazienza e perseveranza.

Con grande amicizia,

Pastore Samuel Kobia,
Segretario generale
del Consiglio ecumenico delle chiese