Messaggio di Volodimir, metropolita di Kiev

XV Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
IL CRISTO TRASFIGURATO NELLA TRADIZIONE SPIRITUALE ORTODOSSA
Bose, 16-19 settembre 2007
in collaborazione con le Chiese Ortodosse

Sua Beatitudine Volodimir, Metropolita di Kiev e di tutta l’UcrainaMESSAGGIO DI VOLODIMIR, METROPOLITA DI KIEV

Reverendo Priore
e fratelli e sorelle in Cristo,

è di cuore che porgo il saluto a tutti quanti si sono riuniti presso il Monastero di Bose per questa Conferenza teologica sulla spiritualità ortodossa dove il tema della Trasfigurazione è centrale quest’anno. L’idea della Trasfigurazione occupa un posto particolare nella tradizione spirituale ortodossa così come viene compresa dai teologi ma anche dagli uomini che sono teologi nel vero senso della parola: “chi è teologo prega e chi prega è teologo”.

La luce della Trasfigurazione del Signore, la luce increata, è oggetto della contemplazione spirituale degli asceti cristiani che si sono purificati a tal punto da saper contemplare la luce che viene emanata da Dio stesso. Tanti sono i giusti di Dio, secondo la testimonianza di San Macario, che si sono purificati nel vedere la fiamma che splende nella nostra tradizione spirituale, sono i venerabili Antonio, Teodosio, Sergio di Radonez, Iov, Serafim di Sarov e molti altri. La nostra natura è parte della luce divina e i giusti Padri della nostra chiesa dicono che se vogliamo moltiplicare questa luce allora ci presenteremo di fronte a Dio e la luce del Tabor sarà il nostro abito migliore; come dice la Scrittura “..allora risplenderanno i giusti come il sole nel Regno del loro Padre.” La permanenza nella luce deve essere il fine ultimo di ogni uomo, come dice il Signore che scende sulla terra per far ascendere l’uomo nel mondo della luce divina.

Leggiamo nel nono canto del canone della Trasfigurazione che Cristo sta sul monte Tabor come Dio in mezzo agli apostoli. Allora ricordiamoci, cari amici, della nostra alta vocazione e non indugiamo di fronte al mondo che ci propone un’altra luce, un’altra verità. Ricordiamoci che la grazia di Dio è sempre vicina, ci è sempre di aiuto, e quindi con ardore dobbiamo essere partecipi del Regno di Dio, di quella luce di cui risplendono i giusti. Allora chiederemo la vita, il dono divino di Mosè, lo zelo di Elia, la fede di Pietro, l’amore di Giovanni, la pazienza di Giacobbe.

Auguro a tutti gli organizzatori e ai numerosi partecipanti l’aiuto di Dio sulla via dell’illuminazione cristiana.

Con amore nel Signore
+ Volodimir Metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina