Messaggio di Bartholomeos I, Patriarca Ecumenico

XXVII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
CHIAMATI ALLA VITA IN CRISTO
Nella chiesa, nel mondo, nel tempo presente
Monastero di Bose, 4-6 settembre 2019
in collaborazione con le Chiese ortodosse

 Sua Santità Il Patriarca Ecumenico BartholomeoMESSAGGIO DI BARTHOLOMEOS I, PATRIARCA ECUMENICO

Siamo felici di salutare i partecipanti al 27° Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa organizzato dal Monastero di Bose in collaborazione con le chiese locali ortodosse che avrà luogo dal 4 al 6 settembre sul tema: ”Chiamati alla vita in Cristo: nella Chiesa, nel mondo, nel tempo presente”. Come siamo stati informati dagli organizzatori, lo scopo del Convegno è riscoprire la profondità e la forza della chiamata alla vita cristiana nella Chiesa, nel mondo e nella storia, in ascolto della tradizione spirituale ortodossa, esplorando la teologia ortodossa della vocazione monastica e della vita monastica, così come del matrimonio e della famiglia, lo speciale carisma e servizio della donna nella vita della Chiesa, il significato della vita comune, la presenza e l’amore della bellezza (Filocalia) e della speranza cristiana nelle differenti tappe della vita, specialmente di fronte alla malattia, alla sofferenza e alla morte.

Il tema della “Vita in Cristo” è, davvero, di centrale importanza nella spiritualità ortodossa. Come san Nicola Cavasilas, ben noto cittadino della Tessalonica del 14° secolo, la Regina delle Città – che unì il suo impegno politico e sociale a una profonda contemplazione mistica del mistero di Cristo – ha mirabilmente esposto nel trattato dallo stesso titolo, una vita in Cristo è iniziata ed è sostenuta dai sacramenti della Chiesa, che manifestano la Chiesa stessa e la uniscono con il Corpo mistico di Cristo.

Questo trattato, secondo p. Georges Florovsky, ricapitola compiutamente la dottrina della Chiesa orientale sui sacramenti. Poiché spiritualità significa vita nello Spirito santo, donatoci da Cristo nei santi sacramenti, un’esperienza genuina della spiritualità è dunque vissuta nel seno della Chiesa. Per questo motivo dobbiamo essere in comunione con la Chiesa e lavorare per l’unità dei cristiani ovunque, per essere continuamente nutriti dall’indivisa unità del Corpo di Cristo.

Ringraziamo ancora una volta la Comunità monastica di Bose per i suoi infaticabili sforzi nel promuovere i ricchi tesori della spiritualità ortodossa e per i suoi contributi in vista di coltivare uno spirito ecumenico. Augurando a tutti voi, partecipanti al 27° Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, fruttuose deliberazioni e intuizioni feconde, rinnoviamo il nostro incondizionato paterno amore e impartiamo su di voi le nostre patriarcali benedizioni.

Bartolomeo
arcivescovo di Costantinopoli e patriarca ecumenico
Fanar, 31 agosto 2019