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Luca: il Vangelo nella storia - Luciano Manicardi

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Jacopo Palma il Vecchio, Cristo (particolare), 1525-1528, Musei Capitolini, Roma.
Jacopo Palma il Vecchio, Cristo (particolare), 1525-1528, Musei Capitolini, Roma.

“Luca: il Vangelo nella storia”. Questo il titolo del corso biblico che il priore di Bose, fr. Luciano Manicardi, ha proposto agli ospiti nella settimana dal 29 luglio al 3 agosto. 

Ma di quale storia ci parla il Vangelo di Luca? Certo ci offre la storia nella quale la vicenda di Gesù di Nazareth si colloca. Una storia fatta di inizi, di ricominciamenti, di incontri, di dialoghi, di parabole con diversi personaggi che si intrecciano. Ma non è solo questa la storia di cui e “alla quale” Luca parla. 

Il “mirabile narratore Luca” parla a ogni storia, di ogni epoca e di ognuno di noi. 

Il relatore ha presentato un Vangelo che prende i lettori per mano e li porta a riscoprire le loro storie alla luce delle storie che il testo offre, portandoli attraverso le storie ascoltate a creare le proprie storie. Luca vuole educare il lettore a radicarsi nella storia, nella propria storia e nella storia della società che lo circonda, fatta di relazioni, incontri, situazioni concrete. 

Luca chiede dunque di riscoprire il quotidiano non come qualcosa di banale ma come l’oggi che ci interroga, luogo di scelte e di decisioni. 

Ci interroga sul nostro rapporto con il tempo, con l’altro, con la nostra opzione per Gesù. Lo fa narrandoci ciò che Gesù ha vissuto nella sua storia, ci narra il suo rapporto fondamentale con la Scrittura, luogo che per Gesù è patria. Scrittura che anche nel nostro cammino di fede deve essere luogo in cui trovare casa. Questa allora una delle domande fondamentali che emergono dal corso: La Scrittura è o non è luogo in cui ci sentiamo a casa? 

Luca parla a una comunità concreta, una comunità forse fiacca, svuotata, che ha perso l’entusiasmo iniziale. Non è, forse molte volte, così anche per noi? 

L’invito è allora a essere vigilanti, attenti, capaci di leggere con lucidità la propria storia e le storie che si incrociano lungo il cammino, vincendo la pigrizia, la trascuratezza, la presunzione, in poche parole non vivendo in modo superficiale. 

Vigilanza, consapevolezza, lucidità alimentate dalla Parola che in un incontro assiduo e quotidiano diviene casa per la costruzione delle nostre storie. Storie di libertà come quelle incontrare nella lettura del Vangelo, perché questo è il compito che esso ci lascia: essere uomini e donne liberi, donne e uomini che non hanno paura della libertà che Cristo ci offre.