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4 gennaio

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ANGELA DA FOLIGNO, particolare della statua lignea, Foligno.
ANGELA DA FOLIGNO, particolare della statua lignea, Foligno.

Angela da Foligno (ca 1248-1309)
testimone

Il 4 gennaio del 1309, attorniata dai propri discepoli, muore Angela da Foligno, terziaria francescana.
Angela era nata a Foligno nel 1248, in un periodo di ricchissimi fermenti spirituali, ben espressi dalla compresenza nella cittadina umbra di case religiose appartenenti a tutti gli ordini mendicanti che da poco erano sorti nel sud dell'Europa: francescani, domenicani, agostiniani e servi di Maria.
Sposa e madre di famiglia, Angela viveva una vita lontana dal ricordo di Dio. Poi, toccata misteriosamente nel profondo dal clima penitenziale dell'epoca, scivolò lentamente nella disperazione di fronte alla scoperta dei propri peccati e si consacrò a una vita di penitenza.
In questo suo tormentato cammino, Angela fu inoltre provata nell'arco di pochi mesi dalla perdita del marito, della madre e dei figli.
Di fronte alla tragedia, dopo un ulteriore incremento delle proprie penitenze, essa ritrovò la vera pace scoprendo la presenza del Signore mite e misericordioso in mezzo ai lebbrosi di Foligno.
Fu così che Angela vendette tutti i suoi beni, convinta che solo l'estrema povertà avrebbe potuto identificarla con il Dio povero rivelatosi in Cristo, il «Dio-uomo passionato», come lo chiama nel suo Libro dell'esperienza, capolavoro letterario della mistica medievale; è la passione di Cristo, per Angela, l'unica via di senso di fronte al male presente tra gli uomini.
Emessi i voti da terziaria francescana, Angela visse a Foligno, quasi da reclusa, il resto della sua vita, insieme a una compagna di cui si conosce solo il nome: Masazuola. Alla sua morte, si era ormai formato attorno a lei un piccolo cenacolo, comprendente le più grandi figure di spirituali francescani del tempo.


TRACCE DI LETTURA

Il giovedì santo dissi alla mia compagna di mettersi alla ricerca di Cristo. E dissi: «Andiamo all'ospedale e forse troveremo Cristo tra quei poveri, addolorati e afflitti». Prendemmo con noi i copricapi che potemmo trovare in casa; non avevamo null'altro da vendere. Dicemmo a Gigliola, serva dell'ospedale, di venderli per comprare qualche cibo per quelli dell'ospedale. Lei, benché molto resistesse dicendo che ci burlavamo di lei, tuttavia alla fine, dietro le nostre insistenze, accettò e vendette quei copricapo e comprò dei pesci. Noi aggiungemmo tutto il pane che ci era stato dato per nostro vitto. Dopo aver distribuito queste cose, lavammo i piedi alle donne e le mani agli uomini. In particolare quelle di un lebbroso che aveva le mani putrefatte, marce e quasi monche; e bevemmo di quella lavatura. Sentimmo tanta dolcezza che percorremmo la strada del ritorno immerse in una grande soavità, come se ci fossimo comunicate. E mi sembrava proprio di essermi comunicata, perché sentivo una gioia suprema, come quando mi comunico.
(Angela da Foligno, Libro dell'esperienza 1,7)


PREGHIERA

O Dio, che hai dato alla beata Angela
una profonda conoscenza dei misteri di tuo Figlio,
per il suo esempio e la sua intercessione
donaci di vivere in questo mondo nella verità del Cristo,
per giungere alla gioia della tua manifestazione nella gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Fili 3,8-14; Mt 11,25-30


LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (25 kiyahk/tāḫśāś):
Giovanni Kama (+ 858), monaco (Chiesa copto-ortodossa)
Cheremone, vescovo di Nilopoli, martire (+ 250) (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Fritz von Bodelschwingh (+ 1946), testimone della fede in Westfalia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Sinassi dei 72 santi e gloriosi apostoli
Teoctisto di Cucumio (VIII-IX sec.), igumeno