3 luglio

Tempera all’uovo su tavola telata e gessata cm 32x40 (particolare) - stile italico
LE ICONE DI BOSE, Tommaso e Gesù Risorto

Tommaso
apostolo

Di Tommaso, detto Didimo, parla soprattutto il Vangelo di Giovanni, nel quale egli appare spesso in connessione con i grandi misteri della glorificazione di Cristo.
Uomo capace di grande slancio nella sua adesione al Signore, come quando nell'ora della morte di Lazzaro esorta gli altri discepoli ad andare tutti insieme a morire con Gesù, Tommaso è rappresentato altresì come tipo dell'incredulità del credente, il cui cammino verso la pienezza della fede può compiersi soltanto ascoltando e aderendo assiduamente alla testimonianza della comunità.
La sua domanda: «Signore, non sappiamo dove vai, e come possiamo conoscere la via?» dà occasione a Gesù di formulare una delle più alte rivelazioni cristologiche del Nuovo Testamento: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6); ma nonostante la grandezza della rivelazione ricevuta, dopo la resurrezione Tommaso non crede alla testimonianza degli altri discepoli, ed esige di vedere ciò che i suoi orecchi hanno udito. Solo mediante un nuovo intervento del Signore, che accondiscende alla sua debolezza e gli mostra il permanere dei segni della passione nel proprio corpo risorto, Tommaso giungerà alla confessione di fede: «Mio Signore e mio Dio» (Gv 20,28). A tale confessione, Gesù risponde proclamando la vera beatitudine dei credenti, che è quella di coloro che «pur non avendo visto, crederanno» (Gv 20,29).
Secondo Eusebio di Cesarea, Tommaso evangelizzò la Persia, mentre un'antichissima tradizione lo vuole apostolo delle coste occidentali dell'India; i cristiani del Malabar lo considerano per questo motivo il fondatore della loro chiesa. Sempre secondo la tradizione, morì martire in India, per mano di un re locale.


TRACCE DI LETTURA

È quasi superfluo osservare che quello che il nostro Salvatore dice a Tommaso così chiaramente e in modo così incisivo, egli lo ha sottinteso, in un modo o nell'altro, per tutto il suo ministero: la beatitudine di una mente che crede prontamente. La sua richiesta di una prova di fede nel caso di coloro che vennero a chiedere il suo aiuto miracoloso, la sua lode della fede quando la trovò, il suo dolore dove essa mancava, i suoi ammonimenti contro la durezza del cuore, sono tutte prove evidenti di quanto andiamo dicendo.
(J. H. Newman, Sermoni anglicani ).

O paradossale prodigio,
la paglia ha toccato il fuoco ed è stata salvata,
Tommaso ha messo la mano nel fianco ardente di Gesù Cristo
e non è stato consumato dal contatto:
esso ha mutato l'incredulità della sua anima in una fede piena;
con fervore è sorto un grido dal profondo del suo cuore:
Mio Signore e mio Dio,
o Risorto dai morti, gloria a te!
(Liturgia bizantina, Quarto ichos dei Grandi vespri per la domenica di Tommaso).


PREGHIERA

Padre dei credenti,
nonostante i dubbi
l'apostolo Tommaso ha riconosciuto Gesù
quale Signore e Dio:
accresci la nostra fede,
e conosceremo la beatitudine
di chi crede senza aver visto.
Per Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

Aba 2,1-4; Ef 2,19-22; Gv 20,24-29


LE CHIESE RICORDANO..

ANGLICANI:
Tommaso, apostolo

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Tommaso, apostolo (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (26 ba'ūnah/sanē):
Giosuè figlio di Nun (II mill. a.C.), profeta (Chiesa copta)

LUTERANI:
Tommaso, apostolo
Aonio Paleario (+ 1570), testimone fino al sangue in Italia settentrionale

MARONITI:
Girolamo (+ 420), padre della chiesa (vedi al 30 settembre)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Giacinto il Cubiculario (+ 108), martire
Anatolio (+ 458), arcivescovo di Costantinopoli

SIRO-OCCIDENTALI:
Tommaso, apostolo ed evangelizzatore dell'oriente
Nahum di Ocrida (IX sec.), monaco (Chiesa serba)

SIRO-ORIENTALI:
Tommaso, apostolo

VETEROCATTOLICI:
Tommaso, apostolo