Warning: getimagesize(images/stories/priore/evangelodelladomenica/crocifissione-copia.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/stories/priore/evangelodelladomenica/crocifissione-copia.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Sexta feira Santa


Warning: Invalid argument supplied for foreach() in /home/monast59/public_html/templates/yoo_moustache/styles/bose-home/layouts/article.php on line 44

 

Di fronte a Gesù si svela il realismo cinico del sommo sacerdote Caifa (18,14; cf. 11,49-50), il rifiuto della responsabilità da parte di Pilato che sacrifica la convinzione di innocenza di Gesù alla salvaguardia del proprio potere (18,38; 19,4.12), il ricorso al ricatto nei confronti di Pilato dei capi giudei che vogliono a tutti i costi la condanna di Gesù (19,12), il carattere passivo della folla, della massa, esposta alle manipolazioni e alle strumentalizzazioni di chi ha un potere (politico o religioso) da conservare. Sorge la domanda: chi è veramente soggetto in questa vicenda? Giovanni lascia che la figura di Gesù si stagli con forza e autorevolezza signoriali.

La proclamazione della regalità di Gesù sul cartiglio della croce riveste, nella teologia giovannea, il valore di una profezia: quali che siano le intenzioni con cui è stato scritto, ciò che è scritto (e lo scritto rimane!) afferma la verità teologica: Gesù è veramente re e la croce è il trono regale. La croce parla. E proclama che quel Gesù che proviene da Nazaret è il re dei giudei. Dagli inizi fino alla fine, da Nazaret (“Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?”: Gv 1,46) fino alla croce (e alla dimensione di ignominia che essa comportava) la vicenda di Gesù narra il realizzarsi della volontà di Dio e il manifestarsi della sua gloria in modi e forme che spiazzano la razionalità e la sapienza mondane e religiose. È lo scandalo dell’incarnazione, del Verbo fatto carne. Ed è lo scandalo della croce, del Messia crocifisso.

Contemplare l’Innalzato sulla croce comporta una dimensione ecclesiologica inerente, in particolare, il dono e il compito dell’unità della chiesa. Scrive Agostino, commentando Gv 19,23-24: “Le vesti di Cristo divise in quattro parti rappresentano la chiesa disseminata ai quattro angoli del mondo. La tunica tirata a sorte simboleggia l’unità delle diverse parti grazie al legame della carità”.

LUCIANO MANICARDI

Comunità di Bose
Eucaristia e Parola
Testi per le celebrazioni eucaristiche - Anno A
© 2010 Vita e Pensiero

  • 1
  • 2