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Páscoa - Missa Vespertina


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La spiegazione delle Scritture fatta da Gesù non è dettagliata: non sappiamo che cosa Gesù abbia detto. Ma il lettore dell’opera lucana potrà avere tale spiegazione dalla bocca degli apostoli se leggerà gli Atti degli apostoli dove la predicazione apostolica altro non sarà che esegesi spirituale e cristologica delle Scritture, in particolare delle profezie veterotestamentarie (cf. At 8,5 ss.). La chiesa è chiamata a fare ciò che Gesù stesso ha fatto. La predicazione ecclesiale delle Scritture ha il compito di annunciare l’evento pasquale e di guidare a Cristo.

L’apertura degli occhi dei due di Emmaus appare come una rinascita, un’illuminazione, da accostarsi all’apertura del cuore operata dal Signore su Lidia mentre ascoltava la predicazione di Paolo (cf. At 16,14) e all’apertura della mente attuata dal Risorto sugli Undici a Gerusalemme con la spiegazione delle Scritture alla luce dell’evento pasquale (cf. Lc 24,45). Questa apertura di ciò che prima era chiuso è manifestazione di resurrezione ed è dovuta all’apertura della Scrittura che il Signore stesso compie. Dice il salmista: “L’apertura delle tue parole illumina, dà intelligenza ai semplici” (Sal 119,130). La spiegazione delle Scritture nello Spirito santo attua la resurrezione a parola vivente della parola biblica e la ricreazione del cuore e della mente dell’ascoltatore. Nella chiesa occorrerebbe avere coscienza che proclamare e spiegare le Scritture significa inserirsi nella dinamica pasquale: ogni proclamazione liturgica della Parola dovrebbe essere esperienza di resurrezione grazie allo Spirito che guida chi annuncia e proclama la Parola e che interiorizza la presenza del Signore nel cuore di chi ascolta. Così la chiesa nel suo insieme viene aperta dalla Parola e dallo Spirito ad accogliere il novum che il Signore opera nella storia e fa essa stessa esperienza di resurrezione passando dalle sue paure e chiusure al coraggio di una parola ispirata nella sua missione.

Il cammino di conversione, cioè di ritorno a Gerusalemme dei due di Emmaus, contiene elementi essenziali per ogni itinerario di conversione. Anzitutto il rispetto, nel senso etimologico di retro aspicere, guardare indietro vedendo il passato in modo rinnovato; quindi il coraggio di riconoscere gli errori; infine l’umiltà di cambiare strada e ritornare a Gerusalemme aggregandosi nuovamente alla comunità da cui ci si era allontanati.

LUCIANO MANICARDI

Comunità di Bose
Eucaristia e Parola
Testi per le celebrazioni eucaristiche - Anno A
© 2010 Vita e Pensiero

 

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